domenica 20 gennaio 2013

Catania: grande successo del 'Ballo in Maschera' in Quotidiano Arte del 21 gennaio





lunedì 21 gennaio 2013
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Catania: grande successo del “Ballo in maschera”
Giuseppe Pennisi
Ha debuttato, con teatro esaurito e grande successo, sabato 19 gennaio 2013, "Un ballo in maschera", l’opera di Giuseppe Verdi con cui il Teatro Massimo Bellini di Catania ha inaugurato la Stagione Lirica 2013. Un’apertura nel segno del grande compositore di Busseto di cui quest’anno ricorrono i duecento anni dalla nascita.
L’Anno Verdiano del “Bellini” è già cominciato lo scorso dicembre quando il Teatro ha chiuso con "La traviata" la Stagione Lirica 2012; proseguirà nel prossimo ottobre con la messinscena, in prima per Catania, dell’opera "Stiffelio". Le due opere verdiane della Stagione Lirica 2013 saranno accompagnate da una mostra in due tempi, Verdi al Bellini, che è stata aperta proprio la sera della “prima”. Vi sono esposti bozzetti e abiti di scena delle tante opere verdiane date al Teatro Massimo Bellini nei suoi 123 anni di vita.
Questa prima fase è dedicata ai dodici allestimenti del Ballo che si sono succeduti al “Bellini” dal 1928 a oggi. "Un ballo in maschera" mancava da Catania da otto anni. Il “Bellini” per l’occasione ha affidato la bacchetta adun grande tenore, Josè Cura, che da qualche tempo affianca alla sua luminosa carriera vocale anche quella di direttore d’orchestra. L’allestimento si avvale della sapiente regia di Luca Verdone e delle belle voci del soprano Dimitra Theodossiou e del tenore Marcello Giordani. L’opera resterà in scena per sette recite, fino al 30 gennaio.
Gli interpreti sono: Riccardo, Marcello Giordani (Roberto Iuliano nelle recite del 23, 26 e 30 gennaio); Renato, Piero Terranova (Enrico Marrucci il 23, 26 e 30); Amelia, Dimitra Theodossiou (Patrizia Orciani il 23, 26, 30); Ulrica, Nicole Piccolomini (Elena Cassian il 23, 26, 30); Oscar, Manuela Cucuccio; Silvano, Angelo Nardinocchi; Samuel, Paolo La Delfa; Tom, Concetto Rametta; Giudice, Alfio Marletta (Giovanni Monti il 23, 26, 30); Un servo di Amelia, Alfio Marletta (Giovanni Monti il 23, 26, 30). Allestimento della Fondazione Arena di Verona. Orchestra, coro e tecnici dell’E.A.R. Teatro Massimo Bellini.
Inizialmente prevista per il Teatro di San Carlo a Napoli, osteggiata dalla censura borbonica che tanto tormentò Giuseppe Verdi, l’opera "Un ballo in maschera" debuttò in realtà a Roma, al Teatro Apollo, il 17 febbraio 1859. Per questo allestimento proposto dal “Bellini”, che si avvale delle belle e suggestive scene di Raffaele Del Savio, il regista Luca Verdone ha scritto nelle sue note di regia: “Nella prodigiosa ricchezza della partitura musicale del ‘Ballo in maschera’ si stenta a riconoscere l’autore della ‘Traviata’ e di ‘Rigoletto’ e più ancora del ‘Trovatore’ o dei ‘Vespri siciliani’. La passione amorosa di Riccardo ed Amelia è più languida e sentimentale che nella ‘Traviata’ e dunque il lavoro di lettura drammatica sui caratteri dei personaggi del ‘Ballo in maschera’ ha posto molta attenzione ai contrasti tra i sentimenti dell’amore e quelli dell’odio, in un contesto dove regnano le tenebre”.
In parallelo, Cineopera, la rassegna di video e film sul mondo dell’opera che si svolge al Teatro Sangiorgi in contemporanea con la Stagione Lirica del “Bellini”, ha dedicato due giovedì pomeriggio a "Un ballo in maschera": sono state proiettate le edizioni del Festival di Salisburgo con la direzione di Georg Solti e dell’Opera di Lipsia con la direzione di Riccardo Chailly e la regia di Ermanno Olmi.
In un momento in cui alcune delle 14 fondazioni liriche temono di essere ‘declassate’ a ragione della riforma approvata dal Consiglio dei Ministri il 22 dicembre, il Massimo Bellini di Catania prova che si può essere una realtà viva e vitale anche senza avere lo status di Fondazione. Se si producono spettacoli di qualità e si è radicati nella città.




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