venerdì 24 maggio 2013

Il Crepuscolo getta luce sulla Scala in MIlano Finanza 24 maggio



Teatro Il lavoro è riletto da Guy Cassiers, in buca Karl-Heinz Steffens e un ottimo coro
Il Crepuscolo getta luce sulla Scala
di Giuseppe Pennisi

Con Il Crepuscolo degli Dei, in scena al Teatro alla Scala di Milano fino al 29 giugno, termina la tetralogia L'Anello del Nibelungo di Richard Wagner, coprodotta con la Staatsoper-unter-den-Linden di Berlino. L'intero Ring è iniziato nel 2010 e ha visto la messinscena di un'opera all'anno.
http://www.milanofinanza.it/artimg/2013/100/1826754/1-img545851.jpgDopo 50 anni dall'edizione diretta da Cluytens, è la prima volta che la Scala presenta un Ring degno del proprio nome: non si può considerare tale la scombinata edizione diretta da Riccardo Muti negli anni Novanta, mentre negli anni Settanta quella di Wolfgang Sawallisch restò a metà percorso. Dopo le prime due opere il direttore litigò con il regista Luca Ronconi e con lo scenografo Pier Luigi Pizzi. Il progetto fu ripreso da Ronconi e Pizzi a Firenze con Zubin Mehta. Delle quattro opere, Il Crepuscolo è quella in cui la drammaturgia di Guy Cassiers e del gruppo teatrale Toneelhuis meglio coniuga testo e musica. Il dramma è politico. Gli innocenti come Sigfrido e, in parte, Brunilde e il popolo si schierano contro un Palazzo intriso di giochi di potere e di sesso. Dopo sei ore di tensione, il mondo vecchio viene distrutto dalle fiamme e dall'esondazione del Reno. Daniel Barenboim (infortunato) è sostituito da Karl-Heinz Steffens che concerta in modo puntuale e senza dilatare i tempi. L'orchestra è in grande spolvero. Eccellente anche il coro. Buoni i 13 solisti fra cui spiccano Iréne Theorin, Anna Samuil e Waltraud Meier. (riproduzione riservata)


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