lunedì 13 maggio 2013
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Diciannove volte Tosca al Verdi di
Trieste
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Giuseppe
Pennisi
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A
Trieste si festeggiano i 110 anni del debutto dell'opera con la
diciannovesima edizione del capolavoro di Giacomo Puccini.
Nei ruoli protagonisti cantano Alexia Voulgaridou, Roberto Frontali e Alejandro Roy. Grande successo alla prima. Si replica sino al 21 maggio. Dramma passionale ricco di colpi di scena, in cui i sentimenti d'amore si intrecciano con gelosia e morte, Tosca ritorna per la gioia del pubblico triestino che da sempre ama questo titolo, come dimostra la lunga sequenza di diciannove edizioni rappresentate nel teatro lirico triestino dai tempi dello storico debutto avvenuto nel 1903, esattamente 110 anni fa. Curata dal regista Giulio Ciabatti con il contributo del disegno luci di Claudio Schmid e i costumi di Anna Biagiotti, l'ambientazione dell'opera riproduce la messa in scena ideata dal regista Mauro Bolognini e realizzata in passato da Ettore Rondelli che data 1998 e che a sua volta riprendeva l'allestimento storico ideato da Adolf Hohenstein per la prima rappresentazione di Tosca che debuttò il 14 gennaio 1900 al Teatro Costanzi di Roma. La rivisitazione dello storico allestimento si deve infatti al grande regista Mauro Bolognini, che proprio con Tosca per la prima volta si propose come regista nel mondo dell'opera realizzando il primo passo di un percorso ricco di soddisfazioni quanto quello parallelo del cinema che fu l'altra sua grande passione artistica. Egli fu maestro in particolare nella ricostruzione sulla scena dei riferimenti d'epoca che esaltavano i tratti più drammatici dei personaggi coinvolti. In Tosca, è la Roma papalina a fare da sfondo al tragico triangolo amoroso di cui sono protagonisti la cantante, il pittore e il barone. Ma in scena si sviluppa anche la contrapposizione tra due mondi; quello del potere borbonico, rappresentato da uno Scarpia feroce e crudele, ministro della polizia pontificia e quello patriottico, libertario e anticlericale di Cavaradossi, un figlio dell'Illuminismo, innamorato della propria arte e dello spirito rivoluzionario parigino in cui è cresciuto. Tra i due, Floria Tosca, cantante e diva, personaggio vittima e preda di passioni contraddittorie tra religiosità e trasgressione. La partitura di Giacomo Puccini è ricca tanto di colpi di scena, quanto di celebri romanze tra le quali le famosissime E lucean le stelle, Recondita armonia e Vissi d'arte, inserite nella partitura a sottolineare il carattere intimo dell'opera, l'attenzione di Puccini per la psicologia dei diversi personaggi e che rappresentano i momenti melodici che rallentano la progressione dei fatti verso il tragico epilogo del dramma che interessavano il compositore altrettanto se non di più degli avvenimenti storici dell'omonimo dramma di Victorien Sardou, da cui Luigi Illica e Giuseppe Giacosa ricavarono il libretto. Sul podio dell'Orchestra del Verdi sarà impegnato nella direzione e concertazione dell'opera il M° Donato Renzetti, che guiderà una prestigiosa compagnia di canto. Nei ruoli dei protagonisti si esibiranno: Alexja Voulgaridou al suo debutto italiano nel ruolo di Tosca; Alejandro Roy (Cavaradossi); Roberto Frontali (Scarpia) e Gabriele Sagona (Angelotti). Completano il cast Paolo Rumetz (il Sagrestano); Nicola Pamio (Spoletta); Christian Starinieri (Sciarrone); Giuliano Pelizon e Giovanni Palumbo si alterneranno nel ruolo del Carceriere ed Emma Orsini ed Enrica Benedetti in quello del Pastorello. Nel cast sarà impegnato anche il Coro del Verdi istruito dal M° Paolo Vero e il Coro dei Piccoli Cantori della Città di Trieste diretti da Cristina Semeraro. |
domenica 12 maggio 2013
Diciannove volte Tosca al Verdi di Trieste in Quotidiano Arte del 13 maggio
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