Se non son Prodi
Sul web vecchi scheletri. Ma sola ragione contro è che creerebbe divisione. Si dedichi all'Africa
Tornano anche numerose vecchie storie complicate collegate alle gestione dell’I.R.I. sotto la sua presidenza. A riguardo è utile ricordare che il presidente dell’I.R.I., a differenza di quello dell’E.N.I, aveva pochi poteri gestionali. Anche in questi casi, però, vicende “opache”, se ancora sono tali, andrebbe spiegate con il candore che, come ribadito frequentemente dal Professore in persona, ha sempre contraddistinto i suoi comportamenti. Ci sono, poi, le accuse relative alla sua passione per la parapsicologia e l’associata preoccupazione di sedute spiritiche al Quirinale (ove venisse eletto). Occorre ricordare che la parapsicologia (detta anche metapsichica) è la disciplina che si propone di studiare con metodi scientifici tre categorie di fenomeni anomali: poteri psichici, interazione tra mente e materia e sopravvivenza alla morte. La parapsicologia non è lo studio di ogni fenomeno paranormale nonostante si occupi di dimensioni e di fenomeni inerenti a processi estranei alle comuni e note leggi fisiche e alle esperienze sensoriali, ma comunque attribuibili alla psiche dell’uomo. È roba seria: alcune organizzazioni, come l’Associazione parapsicologica (Parapsychological Association, Inc.), sostengono l’esistenza di talune forme di abilità psichiche paranormali in base ai risultati dei loro test. Non c’è nulla di male ad esserne un cultore come non c’è nulla di male ad appassionato di tennis o di musica dodecafonica.
C’è soltanto un elemento che davvero milita contro la sua ascesa al Quirinale (e Prodi) lo sa. La sua elezione al Colle sarebbe divisiva: perché, a torto o a ragione, Prodi è percepito come “di parte” (e, quindi, non in grado di rappresentare l’unità della Nazione in una fase in cui ce n’è una forte esigenza) non solo dal Pdl ma anche da gran parte del M5S. Le percezioni sono più importanti della realtà, soprattutto in politica. Quindi, è saggio e giusto che, dopo una gloriosa carriera al servizio dell’Italia e dell’Europa, si dedichi allo sviluppo dell’Africa a Sud del Sahara.
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