venerdì 19 aprile 2013

L'Olandese di Wagner vola fino a Napoli in MIlano Finanza 20 aprile



InScena
L'Olandese di Wagner vola fino a Napoli
di Giuseppe Pennisi

Der fliegende Holländer-L'olandese volante è il lavoro di Wagner messo maggiormente in scena in Italia per il bicentenario dalla nascita del compositore: lo programmano quattro fondazioni liriche e circa 20 teatri minori. Due le ragioni di fondo: è un'opera tradizionale con numeri musicali orecchiabili (arie, duetti, terzetti, concertati, cori e una ballata su cui è incentrato il secondo atto) e ha costi contenuti d'allestimento.
http://www.milanofinanza.it/artimg/2013/078/1822201/1-img982693.jpgA Torino e Milano si sono viste due edizioni importate da teatri stranieri in cui viene letta in chiave moderna, tra il populista e il tardo marxista, senza quasi la presenza del mare, la leggenda del navigatore bestemmiatore, il quale per redimersi deve trovare il «vero amore». Invece, l'allestimento di Jannis Kokkos, coprodotto dal Comunale di Bologna e dal San Carlo di Napoli dove è in scena fino al 28 aprile, porta gli spettatori, con le proiezioni di Eric Duranteau e le luci di Guido Levi, fra i fiordi di una Norvegia visionaria, gelida e quasi spettrale in cui si stagliano la solitudine e la grandezza dei due protagonisti, ossia l'Olandese e Senta, la donna che lo redime, rispetto agli interessi, per lo più mercantili, degli altri personaggi. Il finale resta ambiguo: i due muoiono in mare ma non volano in cielo come previsto da Wagner. Il direttore Stefan Anton Reck, l'orchestra e il coro del San Carlo danno le tinte musicali scure a una partitura relativamente semplice in cui la tempesta marina rispecchia le ansie dei personaggi. Nel cast spiccano Juha Uusitalo (L'Olandese) ed Elisabete Matos (Senta). Efficace Elena Zilio nel ruolo della nutrice Mary. (riproduzione riservata

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