sabato 6 aprile 2013

Musica Khmer tra mito e sacralità in Milano Finanza 6 aprile



Musica Khmer tra mito e sacralità
di Giuseppe Pennisi

Iniziata al Festival di Monaco (manifestazione giunta a circa trent'anni, fino al 14 aprile) Le printemps des arts è la prima tournée in Europa dal 1906 del Ballet Royal Khmer. Distrutto negli anni Settanta, è stato ricostituito e sono state scritte partiture che dal XII secolo si tramandavano per tradizione orale.
http://www.milanofinanza.it/artimg/2013/068/1820109/1-img709345.jpgDue spettacoli (un'antologia di musiche e un balletto in due parti) caratterizzano la tournée. In primo luogo colpisce la contemporaneità delle partiture. Alcuni compositori (tra cui Scelsi e Messiaen) si sono ispirati alle tradizioni orientali, ma le micro-variazioni su temi in Fa e le improvvisazioni hanno punti di contatto con Cage e Glass. Inoltre, specialmente nel balletto (circa due ore con intervallo), si intrecciano circa 200 motivi melodici, quasi un'anticipazione di Wagner. Infine, le voci (che narrano la vicenda e interpretano i personaggi) hanno tessiture molto alte, quasi sempre sull'acuto (altra caratteristica di alcune scuole di musica contemporanea). In secondo luogo, il balletto narra una storia compiuta tra il mitologico e il sacrale: la guerra tra divinità e giganti a cui mette fine il monoteismo (il paese è caratterizzato da un buddismo tollerante), e la nascita del Regno di Cambogia dalle nozze tra un principe e una semi-dea). Azione stilizzata e priva dell'eros spesso presente nel teatro in musica orientale. Non solo il mito è sacro ma, in una società a lungo matriarcale, solo di recente gli uomini sono stati ammessi in scena in ruoli ben definiti: i giganti, gli animali, i saggi eremiti. (riproduzione riservata)

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