InScena
Il Regio
compie 40 anni al suono di Don Carlo
di Giuseppe
Pennisi
Sono in
corso a Torino le celebrazioni per i 40 anni dalla ricostruzione del Regio:
mostre, apertura del teatro alla città, tavole rotonde. L'opera messa in scena
per l'occasione è Don Carlo di Giuseppe Verdi, nell'edizione in quattro atti
predisposta per la Scala nel 1884. A Torino fino a 23 aprile, andrà a Parigi a
fine mese.
La produzione è un aggiornamento di quella che, sempre a Torino debuttò,
con successo, nella stagione 2005-2006. Regia, scene e costumi sono di Hugo de
Ana. Uno spettacolo grandioso di quattro ore in cui si descrive il declino
degli Asburgo di Spagna (sotto l'incalzare del movimento indipendentista delle
Fiandre) in un contesto di amori contrastati (tra l'Infante di Spagna e la
propria matrigna, tra il Re e la dama di corte della Regina), di amicizia virile
tra il principe e il nobile più apprezzato dal Sovrano, e di una Chiesa
soffocante e più potente dello stesso potere politico. Allestimento
tradizionale diretto più a soddisfare il pubblico che a dare una nuova lettura
al grand opéra verdiano per eccellenza. Sul podio, il direttore musicale
Gianandrea Noseda dà al dramma una tinta cupa; spediti i legni e i violoncelli.
In scena si alternano due cast di alto livello. In quello della prima (11
aprile) Ramón Vargas, Barbara Frittoli, Ildar Abdrazakov, Ludovic Tézier,
Daniela Barcellona e Marco Spotti hanno impersonato i sei protagonisti con
efficacia. Barbara Frittoli e Ildar Abdrazakov hanno primeggiato. Vargas
mantiene un timbro chiarissimo ma ha avuto qualche difficoltà nel primo quadro.
(riproduzione riservata)
Nessun commento:
Posta un commento