sabato 27 luglio 2013

Nabucco si rinnova e parte per Salisburgo In Milano Finanza 27 luglio


Nabucco si rinnova e parte per Salisburgo
di Giuseppe Pennisi

Anche in onore del bicentenario verdiano, a fine agosto e all'inizio di settembre, il Festival di Salisburgo proporrà tre recite di Nabucco nell'allestimento che ha debuttato a Roma nel marzo 2010 ed è stato riproposto in questo periodo a Ravenna e nella capitale per alcune repliche, affollatissime ed applauditissime.
http://www.milanofinanza.it/artimg/2013/147/1836369/1-img867082.jpgMolti gli stranieri presenti, anche perché a Salisburgo una poltrona costa 415 euro rispetto a 115 euro di Roma. Anche se regia, scene e costumi, curati da Jean-Paul Scarpitta e Maurizio Millenotti, non cambiano rispetto al 2010 (un bianco-e-nero alla Gustavo Dorè) e la direzione musicale è sempre affidata a Riccardo Muti, che ha concertato l'opera decine di volte, questo Nabucco ha un colore differente da quello nazional-risorgimentale di tre anni fa. È prettamente belcanistico, quasi donizettiano, forse anche per la revisione critica proposta questo inverno (e ripresa questa estate) dal salisburbughese Gustav Kuhn, destinata a entrare in repertorio in Austria. Il cast vocale è in linea con questa lettura: spiccano cantanti di provenienza belcantistica come Francesco Meli e Sonia Ganassi e il soprano anfibio, ossia in grado di registri molto gravi, come Titiana Serjan, accanto a Luca Salsi e Riccardo Zanellato, che sfoggiano molta agilità. Muti accentua il ritmo e, soprattutto, l'impiego dinamico del coro. Quest'ultimo, diretto da Roberto Gabbiani, è il vero mattatore. Al pari delle altre opere giovanili di Verdi, Nabucco ha un'orchestrazione limpida e semplice ma acrobatismi vocali e soprattutto corali che a Salisburgo faranno apprezzare i complessi del Teatro dell'Opera. (riproduzione riservata)


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