giovedì 25 luglio 2013

Il grande festival autunale in Formiche mensile agosto/settembre

In Italia, pochi sanno che nella
pletora di festival musicali che
salutano la fine dell’estate e l’inizio
dell’autunno, l’occasione più
prelibata è quella che si tiene ogni
due anni, ha il proprio cuore a Bucarest
e vi partecipano orchestre
e complessi di tutto il mondo. È la
manifestazione intestata a George
Enescu. Giunta alla ventunesima
edizione e curata da Ioan Holender,
si svolge dal primo al 28
settembre 2013 ed è collegata
a un concorso riservato a giovani
musicisti di tutto il mondo.
Il festival si è saputo imporre per
l’eccellenza delle proposte artistiche
e l’efficienza del modello
gestionale. A proposito dell’edizione
del 2007, ad esempio, The
Guardian ha scritto: “Il potente
Festival di Salisburgo adesso ha
un rivale”. The Telegraph ha aggiunto,
in merito all’edizione 2011
(dove il vostro chroniquer è stato):
“Il festival mostra come la musica
classica possa superare le barriere
di linguaggio e storia”. Nel 2011
sono stato sorpreso dal vero e
proprio “bagno di gioventù” non
solo romena ma giunta da tutta
Europa per ascoltare la grande
musica seguendo un programma
che può sembrare estenuante: gli
spettacoli iniziano alle 10 del mattino
e spesso l’ultimo alza il sipario
a mezzanotte. Quest’anno il festival
ospita oltre 150 appuntamenti
di cui 6 dedicati alla musica romena,
8 alla sezione “Enescu e i suoi
contemporanei”, 14 alla musica
da camera, 3 all’opera e 2 al balletto,
con 35 formazioni orchestrali
e cameristiche e oltre 40 solisti.
Faranno da cornice le principali
sale da concerto di Bucarest (Opera
nazionale, Sala Palatului, Sala
“Mihail Jora” della Società romena
di radiodiffusione, Ateneo romeno,
Università nazionale di musica di
Bucarest, Museo nazionale d’arte
di Romania), la Piazza del festival
e diverse città romene d’interesse
storico, alcune delle quali sono
significative per la biografia e l’attività
di Enescu (Arad, Cluj, Iaşi,
Sibiu, Timişoara, Bacau, Braşov,
Craiova e Oradea).
Il concorso internazionale “George
Enescu”, che comprende cinque
sezioni, canto (Wagnerian voices),
pianoforte, violino, violoncello,
composizione (George Enescu
fu eccezionale pianista, virtuoso
violinista, compositore e direttore
d’orchestra) si terrà durante lo
svolgimento del festival.
Il festival è suddiviso in sei sezioni
tematiche. “Grandi orchestre”:
la Staatskapelle Berlin diretta da
Daniel Baremboim, la Pittsburg
symphony orchestra condotta
da Manfred Honeck, l’Orchestre
de Paris guidata da Paavo Jarvi,
l’Orchestra sinfonica nazionale
della Rai, l’Orchestra dell’Accademia
nazionale di Santa Cecilia, la
London philharmonic orchestra,
la Rundfunk-Sinfonieorchester
Berlin sotto la bacchetta di Marek
Janowski, la Münchener philharmoniker,
la Royal concertgebouw
Amsterdam, la Russian national
orchestra.
“Recital e concerti cameristici”
con solisti e ensemble quali Radu
Lupu Evgeny Kissin, Murray Perahia,
la Wiener Akademie, la Camerata
Salzburg.
“Concerti della mezzanotte” con
solisti e ensemble di rilievo quali
Europa Galante, La Venexiana,
Lausanne chamber orchestra,
Hespèrion XXI, la King’s Consort ,
Accademia Bizantina.
“Opera e balletti” celebra il bicentenario
verdiano e wagneriano e
omaggia Enescu con tre capolavori
affidati all’orchestra e al coro
dell’Opera nazionale di Bucarest:
l’Otello sotto la bacchetta della
canadese Kery-Lynn Willson, il
Tannhäuser diretto da Cristian
Mandeal e l’Oedipe con la direzione
di Tiberiu Soare.
“Musica del XXI secolo” vetrina
per giovani e affermati interpreti
e compositori quali Tristan Murail,
Thierry Huillet, Bernard Cavanna
(Francia), Zygmunt Krauze
(Polonia) Michael Hersch (Usa),
Sir Peter Maxwell Davies (Gran
Bretagna), Wolfgang Rihm, Martin
Torp, Jörg Widmann, Gabriel Iranyi
(Germania).
“Enescu e i suoi contemporanei”
che raccoglie oltre alle composizioni
di George Enescu la
musica di Fauré, Ravel, Debussy,
Schönberg, Busoni, Jolivet, Fuchs.

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