martedì 30 luglio 2013

Boccanegra sfida Boccanegra in Quotidiano Arte 31 luglio


mercoledì 31 luglio 2013
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Simon Boccanegra inaugurerà il Festival Verdi a Parma, al Teatro Regio della Città Ducale e la Stagione d’Opera 2013-2014 del Teatro Regio di Torino
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Boccanegra sfida Boccanegra
Giuseppe Pennisi
Una vera e propria sfida: martedì primo ottobre il melodramma verdiano Simon Boccanegra inaugurerà il "Festival Verdi" a Parma, al Teatro Regio della Città Ducale, e mercoledì 9 ottobre inaugurerà la Stagione d’Opera 2013-2014 del Teatro Regio di Torino.
Nessuno dei due allestimenti è nuovo: quello di Parma, a cura di Hugo de Ana, sì già visto nello stesso teatro nel 2004, mentre a Torino, l’opera va in scena nell’allestimento creato per il Regio nel 1979 – ripreso nel 1995 – da Sylvano Bussotti, artista poliedrico, pittore, poeta, romanziere, attore, scenografo, costumista, la cui attività teatrale intreccia da molti anni la composizione musicale alla regia, che di questo Simon Boccanegra ha curato ogni aspetto dell’allestimento: scene, costumi e regia.
Ho visto ambedue gli allestimenti: spartano ma efficace quello di De Ana, molto suggestivo quello di Bussotti che è stato presentato anche a Venezia e Bologna.
Il Festival Verdi – in serie difficoltà finanziarie – presenta anche una nuova produzione de I Masnadieri e un allestimento storico di Falstaff, unitamente ad alcuni concerti (di cui uno dedicato a Wagner in occasione del bicentenario dalla nascita).
A Torino Boccanegra sarà concertato dal direttore musicale del Regio Gianandrea Noseda che, confermando il suo forte legame con il Teatro, a novembre condurrà i complessi artistici del Regio durante la tournée giapponese. Bussotti nel tempo ha stabilito un rapporto di grande rispetto nei confronti delle opere: «quel che cerco di fare quando mi chiedono di mettere in scena un’opera del passato» raccontò in un’intervista a ridosso della “prima” del '95 «è di immergermi in maniera maniacale nel libretto e nella partitura. Forse la conoscenza musicale mi aiuta a sentire il libretto come fatto musicale. Non faccio mai violenza alle didascalie dei libretti d’opera: le raccomandazioni dell’autore vanno dilatate, rese significanti». E se nel 1995 considerava una sfida, se non un azzardo, riproporre lo spettacolo dopo sedici anni, oggi confida in un’intervista a Giorgio Rampone: «a distanza di tanto tempo, probabilmente lo è di meno. Naturalmente, le messe in scena sono un qualcosa di effimero, a differenza della materia musicale, che può non esserlo affatto. E questo è certo il caso di Simon Boccanegra, un’opera che non ha mai avuto bisogno di conferme. Capovolgendo i termini della questione, dopo tutti questi anni è come se ci si trovasse di fronte a qualcosa di nuovissimo». Dopo trentaquattro anni, il suggestivo spettacolo rivivrà nella ripresa di Vittorio Borrelli, «un professionista della scena eccezionale, che tutti i teatri invidiano al Regio», chiosa Bussotti.
In questa lettura del melodramma verdiano si sottolinea in modo suggestivo la presenza del mare. Tratto connotante dell’opera è «il colore, non ci sono dubbi – afferma Gianandrea Noseda – nessun altro titolo verdiano è scuro quanto Simon Boccanegra: nell’orchestrazione, nelle atmosfere, nel trattamento delle voci. Ricavare questa tinta, di forte valenza evocativa, diventa l’obiettivo principale del direttore d’orchestra». Per il ruolo di Simon Boccanegra, Verdi aveva previsto un interprete dalle grandi doti attoriali oltre che canore: il protagonista dell’inaugurazione del Regio sarà Ambrogio Maestri, baritono dalla grande personalità scenica e dall’interpretazione vocale autorevole, applaudito in tutto il mondo per i suoi personaggi verdiani. Maestri torna al Regio dopo il Simon Boccanegra del 2003 (allestimento di Graham Vick) e Un ballo in maschera del 2004.
Il soprano María José Siri torna al Teatro Regio nel ruolo della figlia del Doge dopo le sue appassionate interpretazioni di Tosca e di Maddalena (Andrea Chénier) le scorse stagioni.
Michele Pertusi, uno dei bassi italiani più esperti nei ruoli verdiani e rossiniani, sarà Jacopo Fiesco. Completano il cast: Roberto De Biasio (Gabriele Adorno), Alberto Mastromarino (Paolo Albiani) e Fabrizio Beggi (Pietro). Maestro del Coro è Claudio Fenoglio.
A Parma l’opera sarà concertata da Jader Bignamini, uno dei direttori più promettenti della nuova generazione. I protagonisti saranno Roberto Frontali, Giacomo Prestia, Carmela Remigio, Diego Torres, Marco Caria e Seung Pil Choi.
Boccanegra è, senza dubbio, una delle più belle opere di Verdi. Dopo un lungo periodo di oblio è stata rivalutata grazie alle interpretazioni di Gianandrea Gavazzeni e Claudio Abbado.
Occorre chiedersi se i teatri non potrebbero coordinare meglio la loro offerta. Anche in quanto Boccanegra, diretto da Riccardo Muti, ha inaugurato la stagione 2012-203 dell’Opera di Roma.





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