Formula vincente per Puccini
DA TORRE DEL LAGO
A lle cattive notizie che giungono dal Carlo Felice di Genova e dal Maggio Fiorentino, se ne giustappongono buone dal festival pucciniano di Torre del Lago, manifestazione considerata con sufficienza perché in vasto teatro all’aperto (privo di un’acustica ottimale) e frequentata in gran parte dai turisti in Versilia. La Tosca che ha debuttato il 26 luglio segna una svolta importante di una rassegna che due anni fa aveva perso quasi tutto il finanziamento pubblico, ma era riuscita a vivere importando produzioni dalla Cina e dal Giappone. Ora una legge la include tra le quattro manifestazioni italiane «di importanza internazionale» ed ha un supporto assicurato. La svolta è soprattutto organizzativa: sulla scia di Aix-en-Provence e Salisburgo, nella convinzione che solo cooperando si riesce a dividere i costi, la Tosca di Torre del Lago è una grande co-produzione internazionale, in cui hanno messo insieme le proprie risorse la Fondazione Puccini, il Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia, l’Opéra di Montecarlo, il Teatro Regio di Torino e il nuovo lirico di Tianjin in Cina. La formula delle grandi co-produzioni comporta una certa omologazione, ma è l’unica strada per far sopravvivere quel teatro in musica che richiede grandi organici.
L’opera in scena a Torre del Lago è affidata alla regia del monegasco Jean-Louis Grinda che propone una visione colossal di una Roma barocca, sensuale e perversa, con una ricostruzione dei luoghi effettuata con pochi elementi corredati da scene dipinte e diapositive. È fedele al libretto e “tradizionale” nel migliore degli accenti che ha questo aggettivo. Curatissima la recitazione, pensata per piacere al pubblico di vari Paesi. La bacchetta di Alberto Veronesi (specialista di questo repertorio) è puntuale, Marco Berti (Cavaradossi) è un tenore generoso con un timbro chiaro e una dizione perfetta; Norma Fantini è una Tosca passionale ed ostinata, da apprezzare soprattutto nelle mezze voci e nel fraseggio. Il giovane baritono Gabriele Viviani è un efficace Scarpia. Applausi dopo le arie e i duetti più noti e ovazioni al termine.
Giuseppe Pennisi
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