Oggi 27 settembre, nella bella sede di via dei Cerchi, l’Orchestra
Sinfonica di Roma (un progetto di grande successo della Fondazione Roma)
annuncia la stagione del decennale.
Il programma si apre, il 30 settembre-1 ottobre, con una vera esclusiva: la
presentazione in forma scenica di “Turandot” di Giacomo Puccini in
un’edizione della China National Opera che ha fatto il giro del
mondo e che in Italia si vedrà e ascolterà unicamente all’auditorium di via
della Conciliazione della capitale.
Il cast, l’orchestra, il maestro concertatore, il coro, il corpo di ballo
vengono tutti da Formosa. Le scene e i costumi sono ispirati alla pittura
orientale. Uno spettacolo da non perdere.
Il resto della stagione si articola su due filoni: la grande sinfonia
classica del Settecento e dell’Ottocento e la riscoperta del grande
sinfonismo italiano del Novecento.
Guidata dal Maestro Francesco La Vecchia, l’orchestra ha inciso per
una grande casa discografica internazionale (la Naxos), l’integrale di
Casella e di Martucci e sta proseguendo con gli altri grandi maestri
italiani, spesso purtroppo coperti da un velo di oblio.
Grazie alle sue tournée internazionali, in dieci anni di attività
l’Orchestra ha meritatamente acquisito una mondiale, come dimostra, tra
l’altro, la vasta attività discografica. Con una politica di bassi prezzi,
specialmente per i giovani e gli anziani, e con le sua attività
concertistiche in ospedali, l’Orchestra svolge anche un’importante
attività sociale: fa conoscere la grande musica a chi ne sarebbe privo.
In dieci anni, l’Orchestra si è costituita un pubblico fidelizzato che, a
volte, si organizza per seguirla nelle tournée. Quando dieci anni fa, la
Fondazione Roma ha scommesso sull’orchestra nessuno poteva prevedere questi
eccellenti risultati.
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