Cherubini
«massonico» fra angeli e demoni
DA PERUGIA GIUSEPPE PENNISI
U n vero e proprio debutto, a circa 230 anni da quando il lavoro è stato composto. Alla Sagra Musicale Umbra il concerto che ha, sino ad ora, attirato maggiore interesse (forte anche la presenza di critici di altri Paesi, ad esempio americani e britannici) è stata la prima esecuzione assoluta di Amphion, ou l’Alliance de la Musique à la Maçonnerie , cantata per tenore, coro ed orchestra, composta da Luigi Cherubini su commessa della loggia parigina Olympique nel 1786 e, sino alla sera del 9 settembre 2012, mai eseguita. Ci sono due ipotesi su perché venne accantonata: secondo una, la partitura era troppo complessa per il modesto complesso strumentale della loggia; secondo altri, la cantata prevede un coro con voci femminili (la massoneria francese non ammetteva donne). Una chiosa è importante: la cantata «massonica» venne composta proprio nella fase più feconda delle composizioni sacre (Messe, oratori) di Cherubini. La contraddizione è solo apparente. Una Lettera apostolica di papa Clemente XII invitava nel 1736 i sovrani cattolici di non ammettere i massoni ai Sacramenti. Tuttavia, numerosi non presero alcuna misura attuativa: nel cattolicissimo Impero austriaco il divieto venne applicato solo a partire dal 1795. Perché? In Austria (incluso il Lombardo Veneto), Baviera e Francia c’era una fitta e influente rete di cattolici massoni (lo era lo stesso arcivescovo-principe di Salisburgo in epoca mozartiana) a ragione dei nessi tra massoneria e illuminismo, che aveva fortemente influenzato i ceti dirigenti. Pochi sanno che dopo anni di libera professione con scarso successo, il “noto” massone Wolfgang Amadeus Mozart trovò, pochi mesi prima di morire, un impiego come maestro di cappella della più importante Chiesa di Vienna, Santo Stefano.
Amphion , tratta dalla mitologia greca, è una cantata gioiosa sul valore della musica; anticipa, per molti aspetti, l’opera Démophoon, sempre di Cherubini, rappresentata con successo una ventina di anni fa a Roma. Richiede un tenore lirico che sappia, in certi momenti, “spingere”, un’orchestra molto abile nei fiati e negli ottoni, e un coro piccolo ma tale da sembrare vastissimo. A Perugia è stata eseguita dalla Kölner Akademie di Colonia concertata da Michael Alexander Willens, con il tenore Andreas Karasiak e un coro composto interamente da solisti dell’accademia. Successo entusiasmante, con un quarto d’ora di ovazioni e un bis del finale. Ne verrà tratto un disco che sarà disponibile il prossimo inverno. L’esecuzione della cantata si inquadra in una Sagra dedicata al tema dello scontro tra Angeli e Demoni, ossia tra il Bene e il Male. Prima del lavoro “massonico” è stato eseguito l’Ecce Panis Angelorum (1816) sempre di Cherubini. Il tema programmatico viene, come è consuetudine della Sagra, realizzato, nei 13 appuntamenti, attuato con grande rigore. Al termine di questa edizione viene conferito il premio “Francesco Siciliani” in seguito a un concorso internazionale per un’opera di musica sacra con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura.
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Alla Sagra musicale umbra prima esecuzione di «Amphion», cantata che esalta il valore dell’armonia
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