venerdì 14 dicembre 2012

Lucia di Lammermoor si mette in viaggio in Milano Finanza 15 dicembre



Lucia di Lammermoor si mette in viaggio
di Giuseppe Pennisi

Otto teatri si sono coalizzati per ridare vita alla Lucia di Lammermoor nell'edizione che dà lustro alle scene di Josef Svoboda e alla regia di Henning Brockhaus. Presentata inizialmente nel 1993, si è vista fino al 2000 in Italia e all'estero . Questo inverno, il viaggio è iniziato a Como e, dopo tappe a Brescia e Novara, Jesi e Fermo, è tornata in Lombardia (Cremona e Pavia) per approdare a metà gennaio a Ravenna. È un esempio da ripetere: con circa 30 repliche (per ora) e un cast giovane si ammortizzano i costi e si offre alta qualità.
http://www.milanofinanza.it/artimg/2012/247/1803460/1-img322687.jpgAncora valide le scene allucinanti di Svoboda, che, con la riveduta regia di Brockhaus, mettono l'accento sulla smania di potere, non solo politico ma anche dell'uomo sulla donna, che conduce alla follia. È una rara occasione di ascoltare una Lucia corretta sotto il profilo filologico: il giovane direttore Matteo Beltrami, per esempio, utilizza l'arpa e non il flauto nella scena della follia. Si alternano un paio di compagnie di canto. Gianluca Terranova è un Edgardo generoso la cui voce riempie i teatri. Julian Kim è un Enrico di valore sotto il profilo interpretativo e vocale. Giovanni Battista Parodi da sostanza a Raimondo mentre Alessandro Scotto di Luzio indugia nel falsetto e lascia a desiderare. Lucia è la ventiduenne georgiana Sofia Mchedlishvli, è bella, recita bene ed è dolcissima. Affronta il ruolo forse troppo presto: voce piccola, timbro un po' metallico anche se ha un'ottima coloratura, cresce da tappa in tappa e conquista il pubblico. (riproduzione riservata)

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