La “rivoluzione silenziosa” della Fenice
Arriva dalla Laguna una nuova prova della necessità di rivalutare i giornalisti, troppo spesso aggettivati come “pressapochisti”, se non addirittura come “pennivendoli”. Si è iniziata la stagione con Wagner e Verdi, e la programmazione è pronta fino a fine 2014. Che di questi tempi…
Scritto da Giuseppe Pennisi | domenica, 2 dicembre 2012 · Lascia un commentoAncora meno numerosi sono coloro che sanno che l’attuale direttore generale del Festival di Salisburgo, Alexandre Pereira, per 26 anni alla guida dell’Opera di Zurigo, trasformata da teatro di provincia in uno dei maggiori templi mondiali del teatro in musica, ha fatto i primi passi come redattore di un quotidiano di Vienna e, prima di darsi alla lirica, è stato capo dell’ufficio stampa dell’Olivetti per il mondo di lingua germanica.
Ed è iscritto da decenni all’Ordine dei Giornalisti l’attuale Sovrintendente de La Fenice, Cristiano Chiarot, a lungo redattore e capo servizi cultura de Il Diario. Da lì, nel 1991 è passato allo storico teatro veneziano come capo dell’ufficio stampa, per diventare, poi, capo dell’archivio storico, direttore del marketing e ora guida dell’impresa, dove ha iniziato una vera e propria ‘rivoluzione silenziosa’. Per un economista melomane come il vostro chroniqueur, l’aspetto essenziale non consiste nell’aver riportato il bilancio in pareggio prima, e in leggero attivo poi, ma nell’aver aumentato la produttività comprimendo i costi e riportando il “semi-repertorio” in Italia. Oggi La Fenice è l’unico teatro di semi-repertorio del Paese: lo mostra la doppia inaugurazione con Tristan und Isolde di Wagner e Otello di Verdi, guidate dalla stessa bacchetta (Myung-Whun Chung) e in alternanza una sera dopo l’altra; la pubblicazione di un calendario dettagliato sino al 31 dicembre 2014 (con 122 alzate di sipario per opera e balletto l’anno, da confrontare con la media di 70 per tutte le 13 fondazioni liriche italiane); un cartellone costruito su tre “blocchi” ripresi ogni anno (trilogia popolare di Verdi, trilogia Mozart-Da Ponte, trilogia delle più amate opere pucciniane); cicli di novità e prime mondiali; Otello presente ogni anno o al chiuso o, in estate nel cortile di Palazzo Ducale. Inoltre, un nucleo duro di cantanti e regie innovative per attrarre i giovani, correndo il ragionevole rischio di scontentare qualche vecchio abbonato.
Giuseppe Pennisi
www.teatrolafenice.it
Giuseppe
Verdi – Otello – Teatro La Fenice, Venezia 2012
Giuseppe
Verdi – Otello – Teatro La Fenice, Venezia 2012
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Verdi – Otello – Teatro La Fenice, Venezia 2012
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Verdi – Otello – Teatro La Fenice, Venezia 2012
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Verdi – Otello – Teatro La Fenice, Venezia 2012
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Verdi – Otello – Teatro La Fenice, Venezia 2012
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Verdi – Otello – Teatro La Fenice, Venezia 2012
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Verdi – Otello – Teatro La Fenice, Venezia 2012
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Verdi – Otello – Teatro La Fenice, Venezia 2012
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Verdi – Otello – Teatro La Fenice, Venezia 2012
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Verdi – Otello – Teatro La Fenice, Venezia 2012
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Verdi – Otello – Teatro La Fenice, Venezia 2012
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