L’evento della settimana è al Parco della Musica a Roma: Daniel Barenboim interrompe per alcuni giorni le repliche del Lohengrin alla Scala per celebrare a Roma i suoi 70 anni (compiuti il 16 novembre) ma soprattutto i 60 anni di vita per la musica. Iniziò come pianista enfant prodige a dieci anni. Questa mattina si terrà una conferenza stampa nello spazio Risonanze
del Parco della Musica nel corso della quale a Barenboim verrà
conferito un nuovo premio per le sue attività sociali e culturali,
nonché per la pace in Medio Oriente, e verrà presentata la serata di
gala del 13 dicembre. Nella Sala Santa Cecilia Antonio Pappano dirigerà, in onore di Barenboim, l’ouverture de Le Nozze di Figaro
e successivamente il pianista Barenboim si esibirà nel Concerto per
pianoforte n. 27 K 595 di Mozart e nel Concerto per pianoforte n. 1 di
Chopin. Il concerto sarà diffuso in streaming. Alla parte musicale seguirà una cena di gala. Direttore
musicale dell'Opera di Stato di Berlino e del Teatro alla Scala, le
cariche che Daniel Barenboim ricopre attualmente, sono soltanto le tappe
più recenti di una luminosa carriera internazionale che lo ha visto per
quindici anni direttore musicale della Chicago Symphony Orchestra,
direttore principale a vita della Staatskapelle di Berlino, fondatore
della West Eastern Divan Orchestra, nonché ospite fisso dei Berliner e
dei Wiener Philharmoniker. Nel 2009 ha diretto il prestigioso Concerto
di Capodanno di Vienna. Quest'anno ha raggiunto il traguardo dei 70
anni, di cui 60 spesi nella musica anche come valente pianista: e
proprio 60 anni fa debuttò a Roma in un concerto pianistico, il cui
ricordo ora intende celebrare insieme al suo grande amico Antonio
Pappano, che fu suo assistente al Festival di Bayreuth, con una
serata davvero speciale. A Milano, in occasione dei 70 anni, Barenboim
ha indossato i panni a lui consueti del pianista, per un ciclo di
concerti per pianoforte e orchestra alla Scala di Milano, tenuti dal 25
ottobre al 7 novembre. Un evento che ha visto quattro grandi artisti
insieme, uniti dal comune modo di sentire la musica: oltre a Barenboim,
Claudio Abbado, che è tornato nel teatro milanese dopo 26 anni di
assenza, e due giovani direttori da lui lanciati, Gustavo Dudamel e Daniel Harding.
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