mercoledì 26 dicembre 2012

La grande musica contro il narcotraffico in Quotidiano Arte del 27 dicembre


giovedì 27 dicembre 2012
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La grande musica italiana contro il narcotraffico
Giuseppe Pennisi
La musica – ricorda spesso Papa Benedetto XVI – è l’espressione artistica che più ci avvicina all’Alto. E ci allontana dal Male.
In Venezuela, è noto ‘El Sistema’ - che ha prodotto giovani direttori d’orchestra internazionalmente famosi come Gustavo Dudamel - creato nel 1975, come modello didattico musicale, ideato e promosso da José Antonio Abreu, ossia un approccio sistematico sistema di educazione musicale pubblica, diffusa e capillare, con accesso gratuito e libero per bambini e fanciulli di tutti i ceti sociali, molti dei quali li ha portati fuori dalla strada (e spesso dalla malavita).
Ha creato oltre 125 orchestre e cori giovanili, 30 delle quali sinfoniche, forma alla musica 350.000 studenti in 180 nuclei operativi sul territorio venezuelano.
Anche in Colombia, terra di narcotraffico, la musica è strumento per creare sviluppo e combattere la criminalità. Uno di questi strumenti è il Festival di Cartagena, quest’anno dedicato all’Italia e promosso dal nostro Ministero degli Affari Esteri.
Principale destinazione turistica della Colombia, Cartagena grazie alle sue innumerevoli iniziative è diventata il fulcro del turismo culturale sudamericano. Ogni gennaio con il Festival Internazionale di Musica, la città d’arte si anima di concerti e sperimentazioni musicali tanto da entrare nell'albo delle mete predilette da tutti gli appassionati di musica. Nel 2012 circa 24mila persone sono arrivate nella città latina per seguire gli eventi legati al Festival.
Fondata nel 1533 dagli spagnoli, grazie alla sua posizione favorevole all'interno di una baia collegata al Mar dei Caraibi, Cartagena si è imposta come principale porto del continente durante tutto il periodo coloniale. Le mura costruite nel Seicento testimoniano le vicissitudini della città, meta ambita di pirati e saccheggiatori. Ancora oggi queste mura separano la parte nuova della città da quella vecchia dove tra strade strette e tortuose si innalzano costruzione dall'architettura tipicamente coloniale, spagnola e non solo.
Splendidi spazi scelti per i concerti all'aperto, come Piazza San Pedro, la seicentesca Piazza Getsemani e la più moderna area portuale.
Il Teatro Adolfo Mejía, costruito agli inizi del secolo scorso, la cappella di Santa Teresa e la chiesa di María Auxiliadora ospiteranno gli appuntamenti più attesi della kermesse musicale.
Giunto alla sua settima edizione, il Festival Internazionale di Musica di Cartagena dedica il programma 2013 all'Italia. Dal 5 al 13 gennaio 2013 la città colombiana ospiterà un'edizione dedicata allo stile italiano del periodo compreso tra il XIV e il XVIII secolo con l'intento di fornire un quadro d'insieme della musica italiana attraverso un excursus lungo cinque secoli: Medioevo, Rinascimento, Seicento e Settecento che hanno reso il Bel Paese il punto di riferimento del panorama musicale mondiale.
"Un evento musicale di straordinaria qualità con alcuni dei protagonisti più rinomati della musica colta – ha dichiarato il ministro degli Esteri Giulio Terzi, in occasione della giornata di presentazione del Festival - che quest'anno è dedicato all'Italia e allo stile musicale italiano".
Ampio spazio dunque dedicato alle opere musicali sacre e profane ritenute tuttora pilastri della nostra tradizione e della nostra cultura, dalle costruzioni di Vivaldi alla scuola Napoletana, fino ai maestri del Sei-Settecento: Monteverdi, Gabrieli, Stradella, Corelli, i due Scarlatti, Boccherini, Galuppi, per citarne solo alcuni. E ancora La serva padrona di Pergolesi, intermezzo buffo destinato a rivoluzionare la storia dell'opera, lo Stabat Mater e il Salve Regina dello stesso autore. Il tutto eseguito da interpreti di primo piano, come Rinaldo Alessandrini, supervisore artistico dell'intero programma del Festival. Impegnato da più di venti anni nello studio e nell’interpretazione originale della musica del '600 e '700, dirigerà il Concerto Italiano, una delle formazioni più importanti al mondo per l'esecuzione di musica barocca.
Salvatore Accardo e il suo Quartetto, Mario Brunello, Andrea Lucchesini, Xavier Dematrie, Sara Mingardo, Maria Grazia Schiavo, Umberto Chiummo, l'ensemble Accordone, l'Ensemble Dramsam, Pentabrass, la Nuova Compagnia di Canto Popolare saranno protagonisti di una settimana ricca di concerti e non solo.
Il Festival è organizzato e finanziato dalla Fondazione Salvi, presieduta da Julia Torres Salvi.

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