OPERA/ I 60
anni "suonati" di Daniel Barenboim iniziano proprio a Roma
mercoledì 12 dicembre 2012
Daniel Barenboim
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Poche settimane fa (il 25 ottobre) abbiamo ricordato
le celebrazioni scaligere per i settant’anni d’età compiuti il 16 novembre da
Daniel Barenboim. Ma il simpatico Daniel tiene ancora di più ai sui
sessant’anni tutti suonati, che, a livello internazionale (era già un enfant
prodige nella natia argentina) iniziarono a Roma: il 20 dicembre del 1952
al Teatro Eliseo dove esordì nella Stagione dell’Accademia Filarmonica Romana.
E sebbene avesse solo dieci anni, Barenboim era già stato notato dai più grandi
direttore e pianisti dell’epoca come Claudio Arrau e Edwin Fisher che lo
consideravano “una meravigliosa fusione di genialità musicale e di tecnica, un
talento che si manterrà tale perché lontano dal suo pianoforte Daniel è un
ragazzo semplice”. Un altro episodio significativo lega Roma a Daniel
Barenboim: nel 1956 consegue il diploma dei corsi di perfezionamento di
pianoforte all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ha 14 anni ed è il più
giovane ad ottenere questo prestigioso riconoscimento con borsa di studio nella
storia dell’istituzione.
Per l’occasione della ricorrenza dei “sessanta anni
suonati”, Barenboim interrompe per qualche giorno le repliche del Lohengin alla
Scala. Il 10 dicembre al Parco della Musica gli stato conferito il Premio Paolo
Ungari dalla Lega Italiana per i Diritti Umani per le sue attività per la pace
in Medio Oriente, di cui sessanta di carriera. Si siederà al pianoforte
di Santa Cecilia giovedì 13 dicembre (ore 20.30 Sala Santa Cecilia, Auditorium
Parco della Musica) per interpretare il Concerto n. 27 in si bem. magg. K
595 di Mozart e il Concerto n. 1 in mi min. op. 11 di Chopin. E a
festeggiarlo saranno l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e
Antonio Pappano del quale Barenboim è stato mentore e che dirigerà il concerto.
Al concerto seguirà una cena di gala. È Pappano stesso a raccontare il suo
felice incontro con il Maestro: “Andai a Berlino, perché ero venuto a sapere
che avrebbe fatto delle audizioni con cantanti e quindi presi un appuntamento
per accompagnare un soprano wagneriano. Iniziai a esercitarmi al pianoforte e
Barenboim, che era in sala, chiamò un assistente e gli disse: “Non so come
andrà l’audizione del soprano, ma questo ragazzo lo voglio con me a Bayreuth! E
determinante è stato anche il mio approccio con la musica di Wagner proprio per
l’esperienza maturata con lui”.
Direttore musicale dell'Opera di Stato di Berlino e
del Teatro alla Scala, le cariche che Daniel Barenboim ricopre attualmente sono
soltanto le tappe più recenti di una luminosa carriera internazionale che lo ha
visto per quindici anni direttore musicale della Chicago Symphony Orchestra,
direttore principale a vita della Staatskapelle di Berlino, fondatore della
West Eastern Divan Orchestra, nonché ospite fisso dei Berliner e dei Wiener
Philharmoniker. Nel 2009 ha diretto il prestigioso Concerto di Capodanno di
Vienna.
A Milano, in occasione dei 70 anni, Barenboim ha
indossato i panni a lui consueti del pianista, per un ciclo di concerti per
pianoforte e orchestra alla Scala di Milano, tenuti dal 25 ottobre al 7
novembre. Un evento che ha visto quattro grandi artisti insieme, uniti dal
comune modo di sentire la musica: oltre a Barenboim, Claudio Abbado, che è
tornato nel teatro milanese dopo 26 anni di assenza.
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