In una recente serie di conferenze-concerti dell'Orchestra
Sinfonica di Roma, della Fondazione Roma Arte-Musei, Francesco La
Vecchia ha ricordato che in tutto il mondo e in tutte le epoche la
musica nasce come connessa a servizi religiosi o soprattutto a preghiere.
Specialmente quella della tradizione cristiana, che ha due momenti
particolarmente alti: il Natale e la Pasqua.
Quindi, in questo periodo, in tutto il mondo cristiano, non solo in
Italia o in Europa, fervono i festival di musica pasquale. Oggi,
Venerdì Santo, lo Stabat Mater risuona nel giorno nel quale si
fa memoria della morte in croce di Cristo. A proporlo nella versione di
Dvorak, orchestra e coro del Teatro Lirico di Cagliari diretti
da Hansjorg Schellenberger.
Un altro capolavoro sul significato della morte è la Messa da
requiem di Giuseppe Verdi: la si ascolterà alle 20.30 al
Teatro Manzoni di Bologna proposta da orchestra e coro del Teatro
Comunale agli ordini di Michele Mariotti. Radostina Nikolaeva,
Veronica Simeoni, Aquiles Machado e Sergey Artamonov le voci soliste.
Verdi, di cui nel 2013 si celebrano i duecento anni della nascita,
anche nel cartellone del Massimo Bellini di Catania: i Quattro pezzi
sacri del maestro risuonano alle 21 (replica sabato alle 17.30) diretti
da Fabrizio Maria Carminati.
I duecento anni di Verdi, ma anche di Richard Wagner. Il Teatro
Regio di Parma propone il terzo atto del Parsifal, quello che
culmina nell'Incantesimo del Venerdì Santo, in forma di
concerto: la bacchetta di Juraj Valchua guiderà la Filarmonica
Toscanini, il coro del Regio e le voci di Robert Dean Smith (Parsifal),
Gerd Grochowski (Amfortas), Stephen Milling (Gurnemanz) e Alisa
Zjnovieva (Kundry).
Ma l'appuntamento più atteso è sabato 30 marzo quando le magnifiche
volte del Duomo di Orvieto ospiteranno il tradizionale "Concerto
di Pasqua", sabato 30 marzo alle 17.00 per il "Festival di
Orvieto" 2013 promosso dal Teatro dell'Opera di Roma,
l'Associazione Festival Orvieto Musica e Cultura e il Vicariato di
Roma, quest'anno affidato a uno dei massimi direttori d'orchestra,
Charles Dutoit.
Il concerto del Sabato Santo è sicuramente il momento centrale
dell'intera rassegna orvietana, che giunta alla sua terza edizione,
presenta quest'anno un ricco e lungo programma che da Pasqua arriva
fino alla Pentecoste. Il 30 marzo nella splendida cattedrale, gioiello
architettonico della città umbra, il direttore svizzero Dutoit, uno dei
grandi maestri del podio dei nostri giorni, dirigerà l'Orchestra e il
Coro del Teatro dell'Opera di Roma nelle scene bibliche tratte dal
primo e dal terzo atto del Samson et Dalila di Camille
Saint-Saëns e due brani dal Requiem di Gabriel Fauré,
allievo favorito di Saint-Saëns e suo grande amico: Pie Jesu per
soprano e orchestra e In paradisum per coro e orchestra. Maestro
del Coro è Roberto Gabbiani. I ruoli solisti nell'esecuzione dei
brani dal Samson et Dalila sono affidati a Michael Hendrick
(tenore), Nicola Pamio (tenore), Gregory Bonfatti (tenore), Elchin
Azizov (baritono), Mikhail Korobeynikov (basso), Dario Russo (basso),
Filippo Bettoschi (basso); nel Pie Jesu dal Requiem di
Fauré, la voce solista sarà invece quella del soprano Rosa Feola.
Il concerto del 30 marzo sarà l'occasione per presentare al pubblico di
Orvieto, una anteprima del Samson et Dalila, che andrà in scena
il 5 aprile, alle 20, al Costanzi con la regia di Carlus Padrissa de
La Fura dels Baus.
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