sabato 23 marzo 2013

Il caso Makropulos incanta la Laguna in Milano Finanza 23 marzo



InScena
Il caso Makropulos incanta la Laguna
di Giuseppe Pennisi

Il caso Makropulos (la cui traduzione letterale sarebbe Il documento Makropulos) è il lavoro di Leo Janácek visto e ascoltato più di frequente in Italia dal 1992 (dopo 70 anni di oblio). Si tratta di un giallo giudiziario imperniato sulla ricerca affannosa di documenti prima che scatti la prescrizione.
http://www.milanofinanza.it/artimg/2013/059/1818138/1-img356618.jpgUna cantante giovane e affascinante sembra conoscere dettagli molto antichi. Ma anche lei è alla ricerca di un documento: una ricetta che le ha assicurato tre secoli di vita, mantenendo sempre l'apparenza di un'attraente ventisettenne. In effetti, il giallo, con finale a sorpresa, è una riflessione sull'avventura umana e sulla morte. Ora è in scena fino al 25 marzo a La Fenice di Venezia (uno dei teatri con La Scala e il Maggio fiorentino che più hanno contribuito a far conoscere Janácek in Italia). Sotto il profilo drammaturgico, Robert Carsen (regia) e Radu e Miruna Boruzesco (scene e costumi) fanno coincidere l'azione con la prima di Turandot di Puccini in una Praga impregnata da Kafka. Grande attenzione ai dettagli della recitazione. I tre atti durano in tutto 90 minuti, l'intervallo dopo il secondo fa però cadere il pathos di un vero thriller. Sotto il profilo musicale, Gabriele Ferro conferisce una patina lirica molto latina al mosaico di frammenti che echeggiano autori così distanti come Strauss e Debussy. Di solito, il ruolo della protagonista è affidato a un soprano drammatico. Ángeles Blanca Gulin è invece un soprano lirico spinto come inteso da Janácek. Buono il resto del cast. Grande successo alla prima. (riproduzione riservata)

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