giovedì 11 ottobre 2012

Un programma di musica sacra apre la stagione di Santa Ceciliain QuotidianoArte 12 ottobre







venerdì 12 ottobre 2012
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13, 14, 15 ottobre 2012
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Un programma di musica sacra apre la stagione di Santa Cecilia
Giuseppe Pennisi
La stagione sinfonica dell’Accademia di Santa Cecilia inizia guardando alla grande gloria di Dio.
Il 13, il 14 e il 15 ottobre, Antonio Pappano concerta la Nona Sinfonia di Anton Bruckner e i “quattro pezzi sacri” di Giuseppe Verdi.
I”pezzi” verdiani sono un tributo al bicentenario dalla nascita (10 ottobre); a mio giudizio, non sono tra le opere migliori del compositore, che aveva perso la fede da giovane, anche se restò tormentato da dubbi. Sempre in omaggio a Verdi, la stagioni si chiude, l’8-12 giugno, con l’esecuzione in forma di concerto di Un Ballo in Maschera, concertato da Pappano e con un grande cast vocale internazionale.
L’incompiuta Nona Sinfonia in re, del cattolicissmo Bruckner, è invece il canto di chi, sapendo di essere giunto al termine della propria avventura terrena, si prepara all’aldilà. Gli ultimi aspetti della poetica tardo-romantica, che avevano caratterizzato l’Ottava, vengo abbandonati in favore di un clima duro severo, anche se con afflati di lirismo intenso.  La Nona è stata composta durante un lungo periodo di tempo, proprio in quanto rappresenta una sofferta meditazione sul significato della vita. Composto il secondo movimento, Bruckner attese quattro anni per completare il terzo (l’Adagio), ma nel finale non restarono che appunti.
Giustapporre questo immenso capolavoro con i “quattro pezzi” verdiani evidenzia ancora di più come Verdi fosse un uomo di teatro – dalle filagrane tenui dei primi “tre pezzi” al poderoso “Te Deum” che si avverte scritto per un grande palcoscenico.



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