lunedì 15 ottobre 2012

"I Pescatori di Perle" approdano al San Carloin Quotidiano Arte del 16 ottobre


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Da questa sera (16) al 25 ottobre
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"I Pescatori di Perle" approdano al San Carlo
Giuseppe Pennisi
Considerata il primo capolavoro operistico di Bizet, Les Pêcheurs de Perles, opera esotica, spesso incompresa e dalla vita piuttosto travagliata, viene riproposta dal San Carlo di Napoli, nella sua versione in lingua originale, da questa sera al 25 ottobre.
La produzione parte dal Teatro Verdi di Trieste e si è vista anche a Udine. Sembra - ma in questi anni di crisi finanziaria il dubitativo è d’obbligo - che viaggerà anche verso altri teatri.
Les Pêcheurs de Perles venne accolta piuttosto freddamente quando nel 1863 venne presentata al Théâtre Lyrique di Parigi. Georges Bizet allora aveva appena compiuto 25 anni ed era relativamente poco noto nel mondo musicale francese. L'opera ebbe un grande successo pochi anni dopo la morte del compositore e restò nei cartelloni (in Italia in traduzione ritmica) fino ad essere riesumata dalla Scala nel 1938. Risponde allo stile orientaleggiante di moda in quegli anni. La partitura è percorsa da affascinanti melodie – come il duetto tra tenore e baritono al primo atto e l’aria di bravura Je crois entendre encore al secondo.
Favorita da tenori come Caruso, Gigli, Simoneau, Kraus e Getta, ha ora trovato in Dmitry Korchak, l’interprete ideale. Con lui, Patrizia Ciofi, Dario Solari e Roberto Tagliavini. Sul podio Gabriele Ferro. Fabio Sparvoli, già al fianco di grandi artisti come Strehler e De Simone, ha accettato la sfida della complicata regia di questo maestoso lavoro.


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