Schiaccianoci, lo spettacolo per le
Feste
di Giuseppe Pennisi
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Schiaccianoci di Pëtr Illic Tchaikovsky è lo spettacolo
principe di questo periodo. Tratto da un racconto di E.T.A. Hoffmann che lo
stesso autore considerava decisamente non per bambini, narra del sogno di una
fanciulla che si innamora di un pupazzo-schiaccianoci regalatole per Natale.
Una delle ultime opere di Tchaikovskij viene di norma presentata in una
versione favolistica edulcorata (quale quella della prima a San Pietroburgo nel
1892 con la coreografia di Petita). È in scena in quasi tutte le maggiori città
italiana (a Roma ce ne sono ben tre produzioni in contemporanea) sino
all'Epifania; alla Scala questa tornata di repliche dura sino al 18 gennaio. A Milano la superstar Roberto Bolle
è in coppia con Maria Eichwald in una nuova produzione di Nacho Duato. È una
lettura neoclassica con molto virtuosismo e un apparato scenico grandioso.
Dirige con grande perizia Vladimir Fedoseyev. Probabilmente resterà in
repertorio per diversi anni, anche se si distanzia dalla coreografia originale
di Petita. Si rifà alla versione originale, invece, lo Schiaccianoci di Alessandra
Panzavolta al San Carlo di Napoli con due guest star d'eccezione, Alessandro
Macario e Anbeta Toromani. Al Teatro dell'Opera di Roma viene ripresa la
produzione di Amedeo Amodio, che si è avvalso della collaborazione, per le
scene e i costumi, di Lele Luzzati e delle ombre del Teatro Gioco Vita.
Numerose le star internazionali. (riproduzione riservata)
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