martedì 25 giugno 2013

In Tunisia la pace è un concerto in Avvenire 26 luglio



In Tunisia la pace è un concerto

il caso


L’Orchesta Sinfonica di Roma domenica inaugura il festival di El Jem con un evento dedicato al dialogo tra le religioni


DI GIUSEPPE PENNISI L a mattina di venerdì novanta ambasciatori di pace partiranno dall’aeroporto di Fiumicino alla volta di Tunisi, dove iniziò quella 'primavera araba' ancora in corso in varie parti del Nord Africa e del Medio Oriente.

L’aereo sarà carico di armi. Le loro: violoncelli nelle prime file, violini, ottoni, flauti e oboi. È l’Orchestra Sinfonica di Roma, una formazione giovane: ha dieci anni, gran parte dei musicisti non supera i quaranta e molti di loro suonano insieme da quando ne avevano venti. La loro non sarà una tournée come le altre. E anche per questo ha avuto l’alto patronato della Santa Sede, del Pontificio consiglio per la Giustizia e la Pace e quello del presidente della Repubblica Napolitano. In Tunisia l’orchestra inaugurerà la sera del 29 giugno la 28a edizione del Festival di El Jem, la più importante iniziativa musicale nella sponda inferiore del Mediterraneo. In programma le sinfonie da Traviata, Nabucco e Vespri sicilaini, in omaggio al bicentenario di Giuseppe Verdi, e la Sinfonia n. 6 «Pastorale» di Beethoven. L’evento verrà presentato come parte di una missione ecumenica di pace tra varie religioni nell’area.

Dedicato quest’anno alla pace, il festival di El Jem si estende dal 29 giugno al 31 agosto, diviso in due parti a ragione del Ramadan. Oltre all’Orchestra Sinfonica di Roma (che terrà due concerti) parteciperanno alla rassegna orchestre di livello e di fama da Austria, Belgio, Cina, Egitto, Polonia e Russia. I concerti avranno luogo nell’anfiteatro di El Jem, cittadina di ventimila abitanti, in epoca romana una delle più importanti città del Mediterraneo, Thysdrus. Il suo anfiteatro (patrimonio Unesco dal 1979), in grado di ospitare 35.000 spettatori seduti, era il terzo per dimensioni dopo il Colosseo e quello di Capua.

Creata e diretta da Francesco La Vecchia e sostenuta dalla Fondazione Roma, oltre che da un’associazione di abbonati, è la sola orchestra europea che non riceve sovvenzioni pubbliche.

Ma soprattutto L’Orchestra Sinfonica di Roma, oltre a una stagione di 30 concerti (due repliche per concerto) all’Auditorium di Via della Conciliazione, ha una vasta attività sociale: con un bilancio che è circa un decimo di quello dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, porta Verdi, Beethoven e Mozart 'in missione' in ospedali, in istituti di detenzione e pena, in luoghi di disastri naturali (come, ad esempio, tra le rovine dello Sichuan).

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Alla c. a Angela e Alessandro

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