giovedì 6 giugno 2013

C’E’ FESTIVAL E FESTIVAL in Formiche mensile



C’E’ FESTIVAL E FESTIVAL
Beckmesser
L’estate si avvicina. E con esso la pletora di festival di musica ‘colta’ (lirica, sinfonica, cameristica). L’anno scorso le cinque principali riviste del settore ne elencavano circa 55, in gran misura di interesse locale anche se pregevoli di contenuti e fattura (quale quello di Urbino), oppure ‘stagioni estive’ ( come quelli delle Terme di Caracalla a Roma e del Teatro di Verzura a Palermo), oppure di un paio di ‘Carri di Tespi’ che, con orchestra, scene e costumi al minimo e artisti dell’Europa orientale ed Asia centrale , portano sulle spiagge due tre titoli di repertorio.
L’estate 2013 coincide il primo anno di applicazione della legge 20 dicembre 2012 n. 238 con il quale ‘al fine di sostenere e valorizzare i festival musicali e
operistici italiani di assoluto prestigio internazionale’ viene assegnato ‘un contributo straordinario  di un milione di euro ciascuna a favore della Fondazione Rossini Opera Festival, della Fondazione Festival dei due Mondi, della Fondazione Ravenna
Manifestazioni e della Fondazione Festival Pucciniano Torre del Lago’. Questi, quindi, sono quelli riconosciuti come Festival di particolare prestigio.  Diamo un’occhiata ai loro programmi e suggerimenti ai lettori.
Il Rossini Opera Festival (ROF, per gli amici) è quello che in 34 anni ha acquisito un assoluto rilievo internazionale – l’unico in Italia che gareggia con Bayreuth, Salisburgo, Aix en Provence e Glyndebourne. Un’analisi empirica mostra che nel periodo del festival, il valore aggiunto del terziario a Pesaro aumenta di circa 12 milioni di euro; il 70% del pubblico viene da fuori della Regione; il 66% è straniero. La vendita dei biglietti è cominciata il 29 aprile ma da gennaio le agenzie francesi e tedesche (che possono acquistare biglietti di gruppo dall’inizio dell’anno) vendevano con un ‘mark up’ del 200%. Cosa suggerire? Il periodo 19-23 agosto per cogliere non solo le tre opere principali in forma scenica (L’Italiana in Algeri, Guillaume Tell, l’Occasione Fa il Ladro) ma anche Il Viaggio a Reims con un cast di giovanissimi e La Donna del Lago in forma di concerto.
Molta cameristica a Spoleto (concerti di mezzogiorno e di mezzanotte), un bel po’ di musica sacra, un concerto verdiano-wagneriano affidato a James Conlon (lo preferisco con autori del Novecento), due recite di un nuovo allestimento de Il Matrimonio Segreto in un’edizione che andrà al San Carlo e due farse di Offenbach importate dalla Francia; quando tornerà l’innovazione, la riscoperta, la contemporaneità?
Ne è pieno il programma di Ravenna, dedicato in gran misura alla danza. Spiccano il Nabucco nell’edizione che Riccardo Muti a fine agosto porterà a Salisburgo , i concerti della Sinfonica Cherubini e un ‘appendice da non mancare dall’8 al17 novembre(con riprese a Piacenza e forse Modena e Reggio nel 2014): le tre opere verdiane tratte da Shakespeare (Macbeth, Otello e Falstaff)con la regia di Cristina Mazzovillani ed un cast di giovani.
E Torre del Lago? Torna la produzione di Turandot firmata da Maurizio Scaparro che in cinque anni ha girato in tutta Italia e non solo (e merita di essere vista) ma il vero interesse è in tre novità: Tosca coprodotta con il Regio di Torino, l’Opera di Montecarlo ed il Palau de les Arts di Valencia, Il Tabarro accostato a Cavalleria Rusticana ed un Rigoletto che potrebbe viaggiare per diversi anni come ha fatto Turandot .
Caratteristica interessante (e ben augurante) è l’accento sulle co-produzioni. E’ noto che gli allestimenti di Pesaro di norma girano per anni in Italia ed all’estero. E’ bene che Spoleto (dove gli spettacoli sono programmati per due sole recite) si metta su questa strada. Il Nabucco che si ascolterà  a Ravenna ha iniziato il suo cammino al Teatro dell’Opera di Roma (dove tornerà a metà luglio) prima di andare a Salisburgo. La Fondazione Puccini ha grande esperienza di joint ventures soprattutto con la Francia e con l’Estremo Oriente (Giappone, Pechino, Hong-Kong, Macao) dove negli anni scorsi (quando il Festival è stato in serie difficoltà) sono corsi a lavorare sul litorale tirrenico.


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