C’E’ FESTIVAL E FESTIVAL
Beckmesser
L’estate si avvicina. E con esso la
pletora di festival di musica ‘colta’ (lirica, sinfonica, cameristica). L’anno
scorso le cinque principali riviste del settore ne elencavano circa 55, in gran
misura di interesse locale anche se pregevoli di contenuti e fattura (quale
quello di Urbino), oppure ‘stagioni estive’ ( come quelli delle Terme di
Caracalla a Roma e del Teatro di Verzura a Palermo), oppure di un paio di
‘Carri di Tespi’ che, con orchestra, scene e costumi al minimo e artisti
dell’Europa orientale ed Asia centrale , portano sulle spiagge due tre titoli
di repertorio.
L’estate 2013 coincide il primo anno di
applicazione della legge 20 dicembre 2012 n. 238 con il quale ‘al fine di
sostenere e valorizzare i festival musicali e
operistici italiani di assoluto prestigio internazionale’ viene assegnato ‘un contributo straordinario di un milione di euro ciascuna a favore della Fondazione Rossini Opera Festival, della Fondazione Festival dei due Mondi, della Fondazione Ravenna
Manifestazioni e della Fondazione Festival Pucciniano Torre del Lago’. Questi, quindi, sono quelli riconosciuti come Festival di particolare prestigio. Diamo un’occhiata ai loro programmi e suggerimenti ai lettori.
operistici italiani di assoluto prestigio internazionale’ viene assegnato ‘un contributo straordinario di un milione di euro ciascuna a favore della Fondazione Rossini Opera Festival, della Fondazione Festival dei due Mondi, della Fondazione Ravenna
Manifestazioni e della Fondazione Festival Pucciniano Torre del Lago’. Questi, quindi, sono quelli riconosciuti come Festival di particolare prestigio. Diamo un’occhiata ai loro programmi e suggerimenti ai lettori.
Il Rossini Opera Festival (ROF, per gli
amici) è quello che in 34 anni ha acquisito un assoluto rilievo internazionale
– l’unico in Italia che gareggia con Bayreuth, Salisburgo, Aix en Provence e
Glyndebourne. Un’analisi empirica mostra che nel periodo del festival, il
valore aggiunto del terziario a Pesaro aumenta di circa 12 milioni di euro; il
70% del pubblico viene da fuori della Regione; il 66% è straniero. La vendita
dei biglietti è cominciata il 29 aprile ma da gennaio le agenzie francesi e
tedesche (che possono acquistare biglietti di gruppo dall’inizio dell’anno) vendevano
con un ‘mark up’ del 200%. Cosa suggerire? Il periodo 19-23 agosto per cogliere
non solo le tre opere principali in forma scenica (L’Italiana in Algeri, Guillaume Tell, l’Occasione Fa il Ladro) ma
anche Il Viaggio a Reims con un cast
di giovanissimi e La Donna del Lago
in forma di concerto.
Molta cameristica a Spoleto (concerti di
mezzogiorno e di mezzanotte), un bel po’ di musica sacra, un concerto
verdiano-wagneriano affidato a James Conlon (lo preferisco con autori del
Novecento), due recite di un nuovo allestimento de Il Matrimonio Segreto in un’edizione che andrà al San Carlo e due
farse di Offenbach importate dalla Francia; quando tornerà l’innovazione, la
riscoperta, la contemporaneità?
Ne è pieno il programma di Ravenna,
dedicato in gran misura alla danza. Spiccano il Nabucco nell’edizione che Riccardo Muti a fine agosto porterà a
Salisburgo , i concerti della Sinfonica Cherubini e un ‘appendice da non
mancare dall’8 al17 novembre(con riprese a Piacenza e forse Modena e Reggio nel
2014): le tre opere verdiane tratte da Shakespeare (Macbeth, Otello e Falstaff)con la regia di Cristina Mazzovillani ed
un cast di giovani.
E Torre del Lago? Torna la produzione di
Turandot firmata da Maurizio Scaparro
che in cinque anni ha girato in tutta Italia e non solo (e merita di essere
vista) ma il vero interesse è in tre novità: Tosca coprodotta con il Regio di Torino, l’Opera di Montecarlo ed
il Palau de les Arts di Valencia, Il
Tabarro accostato a Cavalleria Rusticana
ed un Rigoletto che potrebbe
viaggiare per diversi anni come ha fatto Turandot
.
Caratteristica interessante (e ben
augurante) è l’accento sulle co-produzioni. E’ noto che gli allestimenti di
Pesaro di norma girano per anni in Italia ed all’estero. E’ bene che Spoleto
(dove gli spettacoli sono programmati per due sole recite) si metta su questa
strada. Il Nabucco che si
ascolterà a Ravenna ha iniziato il suo
cammino al Teatro dell’Opera di Roma (dove tornerà a metà luglio) prima di
andare a Salisburgo. La Fondazione Puccini ha grande esperienza di joint ventures soprattutto con la
Francia e con l’Estremo Oriente (Giappone, Pechino, Hong-Kong, Macao) dove
negli anni scorsi (quando il Festival è stato in serie difficoltà) sono corsi a
lavorare sul litorale tirrenico.
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