NATALE NEL TIROLO CON GRANDE MUSICA
Giuseppe Pennisi
Nell’anno del bicentenario
wagneriano, pochi si ricordano che un compositore e direttore d’orchestra di
Salisburgo (che però vive gran parte dell’anno in Garfagnana), Gustav Kuhn, è
l’unico al mondo che , al pari di Wagner, è riuscito a farsi costruire un
teatro tutto per sé: siamo in grado di mostrare le immagini del manufatto
E’ stato costruito a Erl (1400
abitanti) situata strategicamente a 80 chilometri da Monaco di Baviera ed a
(80) da Salisburgo. Da oltre 15 anni Kuhn organizza un festival di musica
lirica, sinfonica e cameristica in un edificio costruito quasi cinquanta anni
orsono per ospitare ogni sette anni una sacra rappresentazione della Passione a
cui partecipa tutto il villaggio. Il Festival estivo ha ormai una grande
reputazione internazionale. Il 26 dicembre viene inaugurato un teatro nuovo di
zecca (finanziato dagli enti locali e da imprese) per ospitare il festival
invernale, in grande parte sinfonico ma anche lirico. Nell’anno del bicentario
di Wagner e Verdi, Kuhn fa un inchino al Maestro di Busseto , presentando come
prima opera Nabucco e proponendo per
il Festival Estivo la Trilogia Popolare
(Rigoletto, Trovatore e Traviata). Il Ring
tornerà nel 2014.
Arriva a Erl anche Wolfang Amadeus
Mozart. Nei prossimi tre anni il Festival del Tirolo Erl amplieràlteriormente
il programma lirico previsto per il Festspielhaus iniziando dalle tre opere
dapontiane - Le Nozze di Figaro, Don Giovanni e Così Fan tutte. La prima stagione invernale si apriràulle
note del Figaro mozartiano diretto dal maestro Gustav Kuhn il quale
affida scenografia e costumi rispettivamente a Jan Hax Halama e Lenka Radecky.
La messinscena sviluppata per la maggior parte in workshop svoltisi presso l’Accademia
di Montegral, nei pressi di Lucca, e presentata in due anteprime a Trento - ha
sorpreso tutti i partecipanti grazie alla particolare accuratezza dedicata alla
direzione di attori. A novembre si continuerà lavorare di lima all’allestimento
scenico in maniera tale da poter presentare in occasione della stagione di
apertura del Festspielhaus il nuovo Mozart nel migliore dei modi.
Il Festival del Tirolo Erl non sarebbe degno del suo nome se non si fosse preposto l’obiettivo di mettere a nudo il Mozart originale il che significa niente sussurrii esangui ma interpretazioni canore risolute, niente amoreggiamenti manierati in stile rococò ma sano erotismo sensuale ma raffinato, teatrale ma senza propendere obbligatoriamente alla mera ricerca dell’effetto. Il Mozart di Erl diventeà un compositore storico-critico e pur tuttavia pragmatico ossia che sfrutteà a suo vantaggio il fatto che il festival ed i suoi artisti mai hanno voluto eguagliarsi al genio.
Il Festival del Tirolo Erl non sarebbe degno del suo nome se non si fosse preposto l’obiettivo di mettere a nudo il Mozart originale il che significa niente sussurrii esangui ma interpretazioni canore risolute, niente amoreggiamenti manierati in stile rococò ma sano erotismo sensuale ma raffinato, teatrale ma senza propendere obbligatoriamente alla mera ricerca dell’effetto. Il Mozart di Erl diventeà un compositore storico-critico e pur tuttavia pragmatico ossia che sfrutteà a suo vantaggio il fatto che il festival ed i suoi artisti mai hanno voluto eguagliarsi al genio.
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