OPERA/ I tre appuntamenti
romani da non perdere
lunedì 12
novembre 2012
Il Festival di Nuova Consonanza
Approfondisci
Per due settimane, il mondo internazionale della
musica “colta”, soprattutto quello più giovane, guarderà a Roma. Alcuni critici
di testate importanti americane, tedesche, britanniche hanno locato mini
appartamenti nella città dei “Cesaroni”. Roma non è solo politica e
pacchianeria (e tentativi di far rivivere Cinecittà), è anche una capitale
europea della musica contemporanea con ore di esecuzione , su base annua, pari
a quelle di Berlino e superiori a quelle di Parigi e Londra. Veniamo ai tre
appuntamenti: il 18 novembre inizia il Festival di Nuova Consonanza con la
consueta maratona di novità assolute suonate, in parallelo, nei diversi saloni
di Villa Aurelia sulle pendici del Gianicolo; il 22 novembre nell’Auditorium di
Via della Conciliazione si celebra, con una esecuzione del Requiem di
Verdi, il decennale dalla nascita dell’Orchestra Sinfonica di Roma (un’iniziativa
di grande successo della Fondazione Roma; il 27 novembre viene inaugurata la
stagione del Teatro dell’Opera con il debutto di Riccardo Muti nella
concertazione di Simon Boccanegra sempre di Verdi.
Tre appuntamenti molto diversi e per pubblico molto differente.
Il Festival di Nuova Consonanza giunto alla 49sima edizione, è l’evento più
importante delle numerosissime iniziative di musica contemporanea.
Indicativo il fatto che nel 2005 quando il Sindaco Veltroni ne cancellò il
finanziamento del Comune, i principali istituti culturali stranieri presenti a
Roma si autotassarono per contribuire ad una manifestazione iniziata, circa
cinquanta anni fa, tra pochi accoliti ma ormai di rilievo mondiale. Questa
tornata si estende sino al 15 dicembre, Ha un pubblico giovane e prezzi
stracciati: l’ingresso alla “maratona iniziale” è 10 euro e con altri 8 euro si
ha anche una cenetta semplice e con piatti di carta.
CentoCage è il titolo dell’inaugurazione del Festival a Villa
Aurelia, sede dell’American Academy in Rome. E’ un omaggio ad un grande
pensatore che ha sostanzialmente stabilito la parità dei diritti tra
suono e rumore: un ricordo attraverso i suoi lavori per i vari pianoforti
(preparato, toy, gran coda) nel concerto Cage Age di Daniele Lombardi, e
per le percussioni del primo periodo nel concerto serale Cage e altri rumori
dell’Ars Ludi Laboratorio; ma anche un dono di compositori e artisti a
quel’americano che amava affermare: “quello che so l'ho imparato dai
funghi", con lavori eseguiti in prima esecuzione assoluta per lui.
vremo Onde una storia fantastica per
attore, musica e burattini, testo e regia di Idalberto Fei con la musica del
giovane Domenico Turi, cinque composizioni in prima assoluta ed una
rivisitazione del lavoro Atlas Eclipticalis di Cage, una
selezione Sound Art Project selezionati dalla EBU Ars Acustica Group,
installazioni d’arte e video tra cui i lavori di Roberto Masotti. Fra le più
recenti composizioni Piccoli studi sul potere di Fabio
Cifariello Ciardi: spesso il Potere parla non alla testa, ma soprattutto alla
pancia – racconta il musicista -. In che modo? Forse anche con la musicalità
celata nell’eloquio. I Piccoli Studi sul Potere smascherano la
possibile musica nascosta nei discorsi cruciali di cinque uomini che hanno
fatto la storia: Adolf Hitler, George W. Bush, Tony Blair, Barack Obama,
l’Imperatore Akihito. utilizzando dunque alcuni dei più significativi discorsi
pubblici tenuti dai cinque, Cifariello Ciardi li trascrive in spartiti per
clarinetto, flauto, arpa, violino e violoncello, evidenziando le loro studiate
tecniche oratorie di persuasione. Infine la partecipazione degli artisti
americani residenti dell’American Academy con i loro lavori: installazioni,
performance, esposizioni di opere dell’arte e novità musicali.
Pubblico giovane, ma anche anziano, al decennale
dell’Orchestra Sinfonica di Roma, unica istituzione concertistica dell’Europa
continentale che non riceve alcuna sovvenzione pubblica, ma grazie al supporto
della Fondazione Roma, pratica prezzi bassi: un biglietto intero 20 euro,
ridotto 15. Abbonamenti per anziani e studenti, per 30 concerti (comprese due
opere), a 180 e 100 euro. Un pubblico però di appassionati che affolla la sala
la domenica pomeriggio ed il lunedì sera. Politici, finanziari, industriali ,
“Cesaroni” e qualche intenditore il 27 novembre al Teatro dell’Opera. Domanda
di prammatica: la concertazione da parte di Muti di una delle partiture
più difficili di Verdi supera quelle “di riferimento” di Abbado e
Gavazzeni? Vi diremo il nostro pensiero dopo averla ascoltata.
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