lunedì 12 novembre 2012

La Fenice raddoppia in Quotidiano Arte 13 novembe


presentata la stagione lirica 2013-2014: 18 titoli da novembre a novembre
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La Fenice raddoppia
Giuseppe Pennisi
Questa è la settimana de La Fenice: doppia inagurazione con Otello, omaggio al bicentenario della nascita di Verdi, e Tristan und Isolde, omaggio al bicentenario della nascita di Wagner.
La Fenice ha appena presentato la stagione lirica 2013-2014, che proporrà diciotto titoli da novembre a novembre: L’africaine di Giacomo Meyerbeer, Onegin di Boris Eifman, La scala di seta di Gioachino Rossini, La clemenza di Tito di Wolfgang Amadeus Mozart, La traviata di Giuseppe Verdi, Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, Il campiello di Ermanno Wolf-Ferrari, Elegy for Young Lovers di Hans Werner Henze, Il trionfo del tempo e del disinganno di Georg Friedrich Händel, La bohème, Madama Butterfly e Tosca di Giacomo Puccini, The Rake’s Progress di Igor Stravinskij, Otello e Il trovatore di Giuseppe Verdi, L’inganno felice di Gioachino Rossini, Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart, un titolo contemporaneo da definire.
La stagione sarà costituita da cinque nuovi allestimenti, quattro allestimenti ospiti, otto lavori di repertorio e un balletto ospite, per complessive 122 recite – numero che, precisiamo, si riferisce a recite serali o pomeridiane, esclusi gli spettacoli per le scuole e altre iniziative –, con un considerevole aumento rispetto alle stagioni passate.
È importante sottolineare che alcuni importanti teatri italiani non hanno ancora presentato la stagione 2013 e nessuno quella per il 2014. All’estero le stagioni vengono presentate , su base scorrevole, di due o tre anni. Devono essere predisposte per tempo al fine di fare i contratti con gli artisti senza essere costretti a pagare scritture da capogiro o andare nel mercatino del last minute.
Confermati anche gli allestimenti della già annunciata stagione lirica 2012-2013 (sedici titoli da novembre a ottobre: Otello di Giuseppe Verdi, Tristan und Isolde di Richard Wagner, Lo schiaccianoci di Pëtr Il’ic Cajkovskij, I masnadieri di Giuseppe Verdi, Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, La bohème di Giacomo Puccini, Vec Makropulos di Leoš Janácek, La cambiale di matrimonio di Gioachino Rossini, Don Giovanni, Le nozze di Figaro e Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart, Madama Butterfly di Giacomo Puccini, La traviata di Giuseppe Verdi, Carmen di Georges Bizet, Aspern di Salvatore Sciarrino, L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti), anch’essa composta da 122 recite, con sette nuovi allestimenti, otto lavori di repertorio e un balletto ospite.
Il consolidamento e l’ampliamento del repertorio, con importanti produzioni di nuovi imprescindibili titoli (Otello, Madama Butterfly, Tosca); gli omaggi a Giuseppe Verdi, Richard Wagner e Giacomo Meyerbeer (nel bicentenario della nascita dei primi due e nei 150 anni dalla morte del terzo) con gli impegnativi allestimenti inaugurali di Otello, Tristan und Isolde e L’africaine; un sottile fil rouge veneziano che accomunerà opere ambientate, ispirate o date in prima assoluta a Venezia quali Otello, Tristan und Isolde, Aspern, Il campiello, le farse rossiniane, La traviata, The Rake’s Progress; l’attenzione al Barocco con Il trionfo del tempo e del disinganno di Händel e al Novecento storico con la prima veneziana di Vec Makropulos di Leoš Janácek e una nuova produzione di The Rake’s Progress; la valorizzazione del repertorio contemporaneo con un titolo di Hans Werner Henze (cui sarà dedicato un articolato progetto), uno di Salvatore Sciarrino e un terzo in collaborazione con Biennale Musica: queste le linee principali della programmazione delle due stagioni, che proseguirà la sfida produttiva di un’utilizzazione intensiva dei palcoscenici de La Fenice e Malibran, e che punterà su un’accurata combinazione di interpreti emergenti (a partire dal giovane direttore principale del Teatro Diego Matheuz) e artisti di grande esperienza e rinomanza internazionale.

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