venerdì 16 novembre 2012

Il Moro torna a Venezia, moderno e drammatico in Milano Finanza 17 novembre



InScena
Il Moro torna a Venezia, moderno e drammatico
di Giuseppe Pennisi

L'anno del doppio bicentenario di Verdi e Wagner, entrambi del 1813, è stato aperto a La Fenice con una doppia inaugurazione. Otello è in scena dal 16 al 30 novembre e Tristan und Isolde si può vedere dal 18 novembre al primo dicembre. Questa nuova produzione dell'opera verdiana è un bell'esempio di teatro di regia.
http://www.milanofinanza.it/artimg/2012/227/1799199/1-img575952.jpgFrancesco Micheli è coadiuvato da Edoardo Sanchi per le scene, Silvia Aymonimo per i costumi e Fabio Barettin per le luci. La concertazione è di Myung-Whun Chung. In una scena unica e in abiti di fine Ottocento, si dipanano i quattro atti divisi in due parti, ponendo l'accento su simboli e movimenti di luci in linea con la partitura. Moderno e carico di tensione (nonché con un finale a sorpresa), lo spettacolo è una vera lezione di teatro di regia, pensato per un pubblico giovane. Chung stringe i tempi per accentuare il dramma e trae dall'orchestra, specialmente dai fiati, dai celli e dagli ottoni sonorità rotonde e dense di pathos. Fra il protagonisti, eccelle Lucio Gallo (veterano del ruolo di Jago). Gregory Kunde è un abile Otello (scansa alcune delle tonalità più impervie e sfoggia legato, fraseggio e mezza voce). La giovane americana Leah Crocetto è una Desdemona un po' giunonica e con voce meno morbida di quella che sarebbe auspicabile. Lo spettacolo è nel complesso bello e godibile. (riproduzione riservata)

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