Caro Governatore,
siamo preoccupati da un’emergenza rifiuti che rischia di fare diventare la nostra regione e la Capitale d’Italia, centro anche della Cristianità, simile alla Campania. Il Tempo ha presentato dati ed analisi; ha proposto anche soluzioni tecniche (quali la pirolisi) innovative. La S.V. presenterà il 24 giugno in Consiglio Regionale un aggiornamento del piano rifiuti. Quello sarà il giorno della verità entro la quale avrà risolto le differenze, all’interno della maggioranza, sul gassificatore di Albano, che , con gli inceneritori di Colleferro, San Vittore e Malagrotta dovrebbe costituire il nerbo dell’aggiornamento.
Proponiamo che, prima di mettere il sigillo sull’aggiornamento, La S.V. vada in gita, l’11 ed il 12 giugno (se possibile con il Vice Presidente Esterino Montino e l’Assessore all’Ambiente Filippo Zaratti) in un comune nella campagna pisana: Peccioli. Non per fare turismo culturale ma per prendere parte ad un convegno organizzato dal Consiglio d’Europa, dall’United Nations Development Program (un’agenzia Onu), con il contributo della Fondazione Soros, volto ad esaminare come è stato risolto, in maniera originale, il problema dello smaltimento rifiuti e additarlo ad esponenti di alcuni Paesi Europei (Polonia, Ungheria, Croazia, Serbia, Bulgaria, Macedonia, Romania ma anche Francia e Svizzera).
Peccioli è un piccolo comune di 5000 anime. Tuttavia se tanti osservatori internazionali s’interessano a come partendo da un settore che scotta si può ampliare progressivamente la collaborazione ai più svariati comparti, è possibile che anche la S.V., il Vice Presidente e l’Assessore compente della Giunta che Ella presiede possano trovare qualche idea utile per uscire da un nodo che pare incarti il Governo regionale, ne inasprisca i dissidi interni e danneggi tutti.
A Piecioli una vecchia discarica è stata gradualmente risanata, bonificata, ampliata; ad essa è stato agganciato un impianto di cogenerazione che vende energia all’Enel e fornisce acqua calda a quartieri interi. L’impianto di smaltimento è aumentato di capacità dai 450.000 m3 ai 1.750.000 m3. Non solo ma l’azienda comunale (una s.p.a. ad azionariato diffuso) ne ha progettato un altro, molto più grande, per la capitale della Colombia Bogotà (sette milioni d’abitanti). In prospettiva, l’esportazione de “il modello Peccioli” sta diventando un’importante fonte d’entrate per l’amministrazione (oltre che elemento di prestigio internazionale). Non ha prevalso il fenomeno Nimby (not in my backyard- purché non si faccia nel mio giardino) che, unitamente a determinanti meno eleganti, ha portato la Campania ad essere indicata, in tutto il mondo, come esempio da non seguire.
Non abbia timore. La Giunta Comunale di Peccioli non ha il vessillo del centro-destra. Come quasi ovunque in Toscana, è di centro-sinistra. Ma di un centro-sinistra moderno che si è liberato del vecchiume a cui gli elettori hanno precluso l’ingresso in Parlamento.
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