sabato 14 giugno 2008

IL TEATRO DEI SOGNI DI PUCCINI , EPolis 14 gennaio

Il 15 giugno, con un grande concerto della Filarmonica della Scala diretto da Riccardo Chially, viene inaugurato del nuovo Grande Teatro a Torre del Lago (una struttura fissa ad anfiteatro all’aperto per 3200 posti con, nel suo ambito, un auditorium al chiuso per circa 500 spettatori). Una struttura finanziata interamente da enti locali e da privati (in primo luogo il Monte dei Paschi di Siena) Poche settimane dopo, il 12 luglio, inizia il 54simo Festival Pucciniano con un nuovo allestimento di “Turandot” seguito da riprese di “Tosca” e di “Madama Butterfly” e da una rarità l’opera giovanile “Edgard” che soltanto di recente si è cominciato ad apprezzare. Con le manifestazioni a Lucca e Torre del Lago – il 23 maggio è iniziato un convegno internazionale in varie puntate che si snoderà sino a novembre anche a Milano e New York- le manifestazioni per i 150 anni dalla nascita di Giacomo Puccini raggiungono il loro momento più alto: iniziate il 19 gennaio a Roma con il nuovo allestimento di “Tosca” (replicato sino a fine aprile al Teatro dell’Opera) terminano il 22 dicembre 2008 (giorno della nascita) con un importante concerto al Teatro del Giglio di Lucca.
In Italia tutti i maggiori teatri hanno programmato e realizzato nuovi allestimenti delle dieci opere di Puccini; un opuscolo del Comitato per le Celebrazioni Pucciniane appena uscito riporta i dettagli. A New York (con Roma, Patria d’adozione di Puccini) il Metropolitan ha messo in atto un cartellone davvero speciale.
Quale l’eredità musicale di Puccini ? Da un lato, come scrive uno dei maggiori studiosi di Puccini, Julian Budden, “con “Turandot” la tradizione dell’opera italiana, che durava più di tre secoli, giunse alla sua conclusione”. Da un altro, però, come si è accennato, Puccini fu il solo compositore italiano a cavallo tra il XIX e XX secolo ad essere realmente internazionale, a superare il melodramma ed altre forme d’opera italiane innescando in esse elementi tanto francesi quanto tedeschi ed anche asiatici. Il nuovo modo di concepire il teatro in musica venne compreso soprattutto da Benjamin Britten e dai compositori americani della metà del Novecento – quali Carlisle Floyd, Thea Musgrave , Robert Ward, Jack Beeson, Kirche Meechem- e da quelli che stanno mietendo successi in questo primo scorcio di XXI secolo – quali André Previn, Gerald Barry, Nicholas Maw . John Adams, Thomas Pasateri, Dominick Argento.


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