lunedì 3 marzo 2014

Una tragedia fiorentina. Le sonorità fin de siècle in due atti unici al Regio in QuoridianoArte 4 marzo



Una tragedia fiorentina. Le sonorità fin de siècle in due atti unici al Regio

Dal 21 al 30 marzo il Teatro Regio propone un insolito dittico: Una tragedia fiorentina (Eine florentinische Tragödie) di Alexander von Zemlinsky (in prima esecuzione a Torino) e Gianni Schicchi di Giacomo Puccini; due atti unici che occuperanno la programmazione di marzo per ben nove rappresentazioni. Sul podio dell’Orchestra del Teatro Regio salirà il maestro Stefan Anton Reck, direttore riconosciuto a livello mondiale come specialista del repertorio di inizio Novecento, già allievo prediletto di maestri come Leonard Bernstein, Claudio Abbado e Seiji Ozawa. Un delitto passionale e una truffa furfantesca nella Firenze rinascimentale: ecco, in sintesi, l’argomento delle due opere in programma. Il regista Vittorio Borrelli, per l’allestimento del Teatro Regio, ha immaginato di ambientarle in due alloggi di una stessa casa che si affaccia sulla Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio. Cast diversi interpreteranno le due opere per dare così massimo risalto ai contrastanti aspetti vocali che caratterizzano i due lavori. La voce profonda e seducente del baritono Mark S. Doss animerà il personaggio di Simone in Una tragedia fiorentina; accanto a lui si esibiranno lo sfavillante soprano leggero Ángeles Blancas Gulín e il tenore Zoran Todorovich, applaudito per la sua potenza canora e la sua presenza drammatica. Nel ruolo di Simone, a Doss si alterna Tommi Hakala (recite del 22, 25, 27, 29 marzo). I tre personaggi principali dell’opera di Puccini saranno invece interpretati da cantanti italiani: il baritono Alessandro Corbelli, un vero punto di riferimento del repertorio buffo, sarà Gianni Schicchi; il tenore Francesco Meli, riconosciuto per la sua tecnica squisita e la sua versatilità, sarà Rinuccio; Serena Gamberoni, soprano dalla voce brillante e dalla spiccata presenza scenica, sarà la giovane Lauretta. Completano il nutrito cast Silvia Beltrami (Zita, mezzosoprano), Luca Casalin (Gherardo, tenore), Maria Radoeva (Nella, soprano), Fabrizio Beggi (Betto, basso), Gabriele Sagona (Simone, basso), Marco Camastra (Marco, baritono), Laura Cherici (La Ciesca, mezzosoprano), Alessandro Busi (Spinelloccio e Amantio, baritono), Ryan Milstead (Pinellino, baritono) e Giuseppe Capoferri (Guccio, baritono. Ruolo affidato a Marco Sportelli il 22, 25, 27 e 29). Nel ruolo di Gianni Schicchi, a Corbelli si alterna Carlo Lepore (recite 22, 25, 27, 29 marzo). L’opera è contraddistinta dalla pressoché costante presenza di una sorta di coro da camera, composto dai parenti del defunto Buoso Donati, che si sono riuniti per vegliare la salma. I pianti ipocriti per la scomparsa del vecchio s’interrompono non appena si scopre che egli ha lasciato tutte le ricchezze in beneficenza. Il nipote di Buoso, Rinuccio, propone di chiedere consiglio a un uomo pieno di risorse, Gianni Schicchi, padre della sua fidanzata Lauretta. Al suo arrivo, Schicchi fa subito nascondere il cadavere e, mettendosi a letto travestito da Buoso, fa chiamare il notaio per dettare un nuovo testamento. I Donati, a turno, cercano di corrompere Schicchi per ottenere le migliori proprietà del defunto ma, all’ultimo, capiscono che l’uomo ha truffato tutti riservando quei beni per sé nel nuovo testamento. Temendo di essere condannati come complici dell’imbroglio, i famigliari di Buoso decidono di ritirarsi senza protestare. Schicchi ha in realtà agito a fin di bene: tutti i suoi averi saranno un giorno di sua figlia e del suo promesso sposo, Rinuccio. Grazie agli Amici del Regio, per il dittico è in corso una promozione riservata agli over 65, i quali hanno la possibilità di acquistare i biglietti a € 18 fino a esaurimento dei posti disponibili. Le opere saranno presentate al pubblico dal musicologo Luca Scarlini all’interno del ciconferenze del Regio, al Piccolo Regio Puccini mercoledì 19 marzo alle ore 17.30. L’ingresso è libero.

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