domenica 16 marzo 2014

Firenze , la metamorfosi si riempie di pietas in Milano Finanza 15 marzo


Firenze, La metamorfosi si riempie di pietas

di Giuseppe Pennisi   

  

La metamorfosi della 38enne Silvia Colasanti è un primo importante segnale della trasformazione graduale del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino in un sistema di semi repertorio (come quello de La Fenice) per aumentare produttività e contenere i costi. Presentata per poche sere nel 2012, è ora in scena fino al 18 marzo ma è probabile che sarà in programma l'anno prossimo in altri teatri.
Il libretto segue il racconto di Kafka (tanto amato da Sartre e Camus) del piccolo impiegato di concetto, in una Praga nebbiosa, con genitori e sorella a carico. Una mattina si sveglia trasformato in insetto di dimensioni (e sentimenti) umani ma con voce falsata e in grado solo di strisciare. In Kafka ciò comporta un'esclusione sociale senza spiragli. Nel lavoro di Colasanti e Pier'Alli, che ha curato libretto, regia, scene costumi e video, c'è un senso di pietà sottolineata da una scrittura orchestrale e vocale in cui il declamato scivola in ariosi, in duetti e terzetti e anche concertati, nonché in preziosi intermezzi. L'orchestra di una dozzina di solisti lavora su una struttura musicale fondata sull'alternanza di frammenti differenti e contradditori con l'inserimento di abbandoni lirici in momenti specialmente liberatori.
Marco Angius concerta un ensemble che nel piccolo ma acusticamente perfetto Teatro Goldoni raggiunge, specialmente nelle dissonanze sonorità straussiane. Sette i solisti vocali cui aggiungere un attore e un danzatore. Un'équipe ben affiatata dove spiccano Roberto Abbondanza (il padre) e Gabriella Sborgi (la madre). Affascinante l'apparato scenico. Spettacolo di grande emozione e che attira pubblico giovane. (riproduzione riservata)


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