sabato 29 marzo 2014

Firenze mette in mostra i suoi due volti in Milano Finanza 29 marzo



Firenze mette in mostra i suoi due volti
di Giuseppe Pennisi     





In Italia è invalso l'uso di mettere in scena insieme Eine florentinische Tragödie di Alexander von Zemlinsky (1871-1942) e Gianni Schicchi di Giacomo Puccini (1858-1924). Il primo è un atto unico di 50 minuti che richiede un grande organico e tre voci importanti. Tratta, in modo crudo, d'adulterio, sesso, tradimento e omicidio in un quadro intriso di decadentismo.
http://www.milanofinanza.it/artimg/2014/063/1876359/1-img411688.jpgIl secondo è un'opera comica di un'ora, quasi polifonica data la molteplicità delle voci (14 solisti), densa di ironia su vari aspetti della vita, dall'imbroglio alla cupidigia. I nessi tra i due lavori sono l'ambientazione nella Firenze rinascimentale e il fatto di essere stati composti attorno al 1920. Mostrano una Firenze bifronte, con un volto crudele e uno lieto ma disincantato. Dopo Milano e Roma, il dittico è in scena a Torino in una nuova produzione fino al 30 marzo e in seguito approderà in altri teatri. Qui l'azione è portata all'epoca in cui le due opere vennero composte con una scena unica di Saverio Santoliquido e Claudia Boasso e l'efficace regia di Vittorio Borrelli. Molto abile il direttore Stefan Anton Reck a cimentarsi con il complesso espressionismo sinfonico tardo romantico di Zemlinsky da contrapporre alla vis ironica di Puccini. Tra le voci spiccano Zoran Todorovich e Mark S. Doss nella tragedia e Francesco Meli e Serena Gamberoni nella commedia. (riproduzione riservata)

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