sabato 23 maggio 2015

Cambiamenti climatici in scena alla Scalain Milano Finanza 23 maggio



Cambiamenti climatici in scena alla Scala

 


Co2, commissionato per l'Expo a Giorgio Battistelli dal Teatro alla Scala (dove è in scena fino al 29 maggio) è innanzitutto un lavoro accattivante che strizza l'occhio al pubblico internazionale. Il libretto, in inglese, di Ian Burton è tratto da un libro di Al Gore. In 90 minuti, gli spettatori assistono a una conferenza scientifica sul cambiamento climatico intercalato con il racconto biblico dalla Genesi all'Apocalisse.
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Per rendere l'apologo comprensibile, vengono utilizzate tutte le tecniche della drammaturgia e della scenografia oggi disponibili. A partire dalla regia di Robert Carsen fino alle scene di Paul Steinberg e i costumi di Petra Reinhardt, nonché i giochi di luce di Peter van Praet e i video (anche tridimensionali) di Finn Ross. Non mancano riferimenti a leggende indù, momenti dedicati alla conferenza di Kyoto e allo tsunami in Thailandia. Nel finale, lo scienziato protagonista dell'opera si rivolge direttamente al pubblico chiedendo: «Se questa non è mia responsabilità, allora di chi è?». Il pubblico risponde con dieci minuti di ovazioni, dimenticando, forse, che la responsabilità della società iper-consumistica mostrata nell'opera è anche sua. Il complesso apparato scenico è inquadrato in un enorme iPad e la scrittura musicale è eclettica e facilmente fruibile: arie, ariosi, sprechgesang, canto vero, declamazione intonata. Buona la concertazione di Cornelius Meister, di livello i numerosi solisti. (riproduzione riservata)

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