InScena
Da Milano a Londra la musica è in HD
di Giuseppe Pennisi
Per Sant'Ambrogio si potrà andare alla Scala, per il nuovo allestimento di
Traviata, restando vicino a casa nonché pagando 15 euro a biglietto, invece dei
2.500 per le poltronissime. Lo spettacolo sarà infatti in diretta in alta
definizione HD in circa mille sale in tutto il mondo.

Verrà adottato un nuovo
sistema tecnologico affinato rispetto a quello utilizzato l'anno scorso per il
Lohengrin inaugurale (www.microcinema.eu). Stesso procedimento per le dirette
dal Metropolitan di New York che da cinque anni ha una stagione di cinque opere
l'anno in proiezione in oltre 1.700 sale il tutto il mondo. Un'analoga
iniziativa con cinque opere e cinque balletti è curata della Royal Opera House
di Londra in 1.000 sale in vari Paesi (www.rohalcinema.it). Tra gli spettacoli
più interessanti, Il Naso, Tosca e La Bohème al MET e I vespri siciliani e
Parsifal alla RHO. Non si tratta di mere riprese dello spettacolo come avveniva
qualche anno fa in televisione. Concepire un'opera o un balletto per la diretta
HD implica privilegiare speditezza dell'azione, tempi minimi per i cambi scena,
possibilità di primi piani e sale specificamente attrezzate. Essenziali poi i
cantanti con l'aspetto fisico adatto e in grado di recitare. L'integrazione fra
teatro in musica e nuove tecnologie è iniziata con scene proiettate. È un
esempio l'Aida prodotta a Washington in cui le scene erano proiezioni di
geroglifici e un coro di venti persone dava l'impressione che ce ne fossero
200. L'integrazione palcoscenico-diretta HD è di casa a Salisburgo: al Festival
estivo 2013 oltre ai 286 mila spettatori dal vivo ce ne sono stati svariati
milioni in dirette HD. Ciò ha contribuito al raggiungimento di circa 30 milioni
di euro di biglietteria, 15 milioni di elargizioni liberali e vendite di
diritti per altre sale o tv, rispetto a contributi pubblici per 13 milioni.
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