InScena
Così fan tutte entra nel loft di un pittore
di Giuseppe Pennisi
La
Komische Oper di Berlino è nota per attirare un pubblico nuovo con allestimenti
innovativi e trasgressivi. Il mozartiano Così fan tutte, che ha appena
debuttato e questa stagione si replica fino al 6 giugno, è attualizzato ai
giorni nostri e si svolge nello studio di un pittore – in un loft.
La regia di Alvis Hermanis, le scene di
Uta Gruber-Ballehr e i costumi di Eva Dessecker rifuggono da scene di sesso
esplicito (consuete alla Komische) nonostante il libretto ne offra ampie
opportunità. Don Alfonso, interpretato da Tom Erik Lie, è il titolare
quarantenne di un laboratorio di restauro di quadri francesi del Settecento
(quelli sì stracolmi di eros). Le due coppie di suoi assistenti: Fiordiligi
(Nicole Chevalier), Dorabella (Theresa Konthaler), Gugliemo (Guenter Papendell)
e Ferrando (Alei Briscein), sono impegnate in duplici tradimenti. Mirka Wagner
è una Despina tuttofare. Il cast è composto da giovani tutti attraenti e bravi
attori. Le due coppie hanno l'età ideale per un gioco di amore e inganni a
sfondo sia sentimentale sia sessuale. Nello studio si parla tedesco (il testo è
in traduzione ritmica) ma si torna al libretto originale di Da Ponte (in
italiano) quando le due coppie si travestono nelle guise settecentesche delle
tele che stanno restaurando.
Henrik
Nánási concerta con efficace un'orchestra con un organico piccolo, come ai
tempi di Mozart. Le voci non sono eccezionali. Spicca Nicole Chevalier
nell'impervio Come Scoglio, la sera al 15 novembre (terza replica) un terzo del
teatro (gremito) era composto da pubblico giovane. (riproduzione riservata)
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