Pensioni, le avventure del Signor Rossi alle prese con il ministro
Giovannini
18 - 10 -
2013Giuseppe Pennisi
Il Signor Mario Rossi è un
sessantottenne pensionato del Ministero ora chiamato “dello sviluppo
economico”. Ha terminato la propria carriera andando in pensione a 65 anni, con
40 anni di anzianità di servizio, con la qualifica di “vice dirigente”, l’antico
grado nono della pubblica amministrazione. La Signora Anna Rossi, sua moglie, è
sempre stata una “casalinga” ad occuparsi dei figli (tre) e delle faccende
domestiche. Al momento del pensionamento, il Signor Rossi si è considerato un
uomo fortunato.
Il mutuo dell’appartamento di
famiglia ormai estinto, la liquidazione servita per aiutare i figli a comprare
casa, estinguendo, prima del tempo, i loro mutui. Due sono statali ancora molto
lontani dalla vice dirigenza, ma prima o poi ci arriveranno ed andranno anche
oltre. Il terzo, con papà funzionario “agli incentivi alle imprese” dai tempi
della Legge Prodi, è entrato in una grande azienda un tempo a partecipazione
statale con le prospettive di impiego di lungo periodo e carriera brillante.
Tornando a casa dal banco dei
pegni, dove per fare fronte ad esigenze di liquidità ha portato un po’ di
ori (di valore ma di pessimo gusto!) ereditati dalla zia Caterina buon’anima,
rifletteva sulla sua esistenza di pensionato negli ultimi anni.
Quando lasciò il servizio, 1800 euro al mese sembravano adeguati dato con una casa in proprietà, spese condominiali contenute (non c’e portiere nella palazzina; gli autobus sono sotto casa), bollette non eccessive e figli “sistemati”.
Quando lasciò il servizio, 1800 euro al mese sembravano adeguati dato con una casa in proprietà, spese condominiali contenute (non c’e portiere nella palazzina; gli autobus sono sotto casa), bollette non eccessive e figli “sistemati”.
Sono diventati 1750 a ragione
dell’aumento delle imposte degli enti locali. Nonostante l’unico quotidiano che
acquista proclami che Mario Draghi ha bloccato l’inflazione, sua moglie
Anna si lamenta che al mercato rionale tutto costa di più. Il vero guaio è che
il figlio collocato presso l’ex mega impresa un tempo di Stato è stato
dichiarato in esubero ora che l’azienda è privatizzata. Per pagare il mutuo, il
giovane (35 anni) ha locato a terzi la propria abitazione e con moglie (a lungo
“precaria” nella scuola, ma ora sotto maxi concorso) e figlio, vive ora con lui
e con la propria mamma, la Signora Anna, nella casa dove è nato e vissuto “da
ragazzo”.
Sono cose che capitano! Dice a se
stesso il Signor Rossi, aggiungendo, parlottando tra sé e sé nel tram,
“verranno tempi migliori”. Il suo cuore ha sempre battuto a sinistra del
centro. Ha sempre contato sulle generazioni future. È ben lieto che un giovane
presidente del Consiglio ed un giovane vice presidente del Consiglio cerchino
di rimettere in sesto questa malconcia Italia.
Non capisce però perché lo abbiano
classificato “pensionato d’oro” e bloccato, per il terzo anno, l’assegno
previdenziale netto che diminuisce in termini sia reali sia nominali, mentre
tutto il resto (incluse tasse e imposte) aumenta.
“Ma io me la cavo!”, sussurra a se
stesso. Ha, infatti, un programma ben escogitato e già avanzato di come
arrotondare l’assegno con una collaborazione con il suo compaesano, Joe
Bianchi, emigrato poco più che bambino negli Usa dove ha fatto fortuna con
fabbriche di molle. Ora Joe pensa di creare un fabbrichino nel natio centro di
San Giovanni Campano, provincia di Frosinone ma ai confini con la Campania. Con
la sua passata esperienza al Ministero, il Signor Rossi diventerebbe il suo
punto di riferimento per sbrigare pratiche, curare i rapporti con la pubblica
amministrazione e via discorrendo. Un compenso in parte fisso e sicuro ed in
parte in base al fatturato della nuova impresa.
Arriva a casa senza gli “ori” della
zia Caterina ma fiducioso nelle opportunità che gli schiude Joe. Varcata la
soglia, trova un messaggio proprio di Joe: il fabbrichino verrà aperto altrove,
non in Italia, (ma in Francia) perché non si può operare nell’incertezza
delle regole, tipica di dove ogni anno si cambiano quelle sulle pensioni.
Su Joe, il road show del presidente
del Consiglio non ha fatto alcuno effetto.
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