Il segreto del carteggio di Aspern
06 - 10 -
2013Giuseppe Pennisi
La Fondazione La Fenice è il teatro
d’opera italiano con maggiore produttività e l’unico che gestisce due sale ed
alterna titoli di repertorio – le sue ‘trilogie’ mozartiane e pucciniane hanno
da tempo una diecine di repliche l’anno e sono diventate un must per chi va in
laguna – con musica contemporanea, con riscoperte di musica antica ed con
titoli raramente messi in scena.
Nell’intimo Teatro Malibran è in
scena Aspern, Singspiel in due atti di Salvatore Sciarrino su libretto dello
stesso compositore e del regista Giorgio Marini, tratto dal racconto The Aspern
papers (Il carteggio Aspern) di Henry James. Un Singspiel alla maniera
settecentesca alterna numeri in musica, e cantati, con parti parlate. Richiede
un piccolo organico orchestrale (diretto da Mario Angius), un soprano di
coloratura in grado di svettare (Zuzana Marková), un attore (Francesco Gerardi
in più ruoli) e, per le parti minori studenti dell’Iuav (Istituto universitario
d’architettura di Venezia). Anche regia, scene, costumi e luci sono ideati
dagli studenti del Laboratorio di teatro musicale, sotto la guida dei tutor
Monique Arnaud per la regia, Margherita Palli per le scene, Gabriele Mayer e
Claudio Coloretti per i costumi.
Un modo intelligente per formare i
giovani e avviarli alla professione. Il lavoro è un thriller in due atti,
ambientato in un’ambigua e morbosa Venezia di fine Ottocento, dove la ricerca
di un carteggio lascia più di un caduto sul campo e come nei film di Hitchcock
crea un finale aperto – con più misteri che all’inizio. L’ambiente veneziano (e
di una Venezia morbosa) ricorda Il Giro di Vite e Morte a Venezia di Britten La
partitura di Sciarrino è calligrafica e minimalista, densa però di rimandi e
ammiccamenti a Mozart, Verdi e a melodie veneziane di gondolieri del
Settecento.
Rappresentato al Maggio Fiorentino
dal 1978, è passato da numerosi teatri stranieri, anche se non ha mai avuto la
diffusione di altre opere per la scena del compositore siciliano come Lohengrin
, Macbeth e specialmente Luci Mie Traditrici messo in scena in oltre venti
teatri (prevalentemente tedeschi ed americani). Solo ora Aspern approda a
Venezia. Il successo non manca. Potrebbe essere l’inizio di una nuova stagione.
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