martedì 30 giugno 2015

UN SETTEMBRE MUSICALE IN ROMANIA in Formiche luglio



 UN SETTEMBRE MUSICALE IN ROMANIA


\Dal 1958, quando tre anni dopo la morte di George Enescu (a cui il festival è dedicato) , la manifestazione (biennale) è iniziata, parte dei musicofili che hanno seguito le ultime settimane del festival estivo di Salisburgo viaggia alla volta dell’Est- verso la Romania. Ogni due anni per circa un mese vi si danno appuntamento le maggiori orchestre sinfonici ed i maggiori complessi cameristici (nonché una selezione di teatri lirici e di ensemble di musica contemporanea. Per un periodo, si è trattato di una manifestazione regionale in cui si potevano ascoltare complessi e compositori dell’Europa centro-orientale raramente presenti nei teatri e nelle sale di concerto occidentale. Quest’anno, si può ammirare il nuovo Gran Palazzo della Musica (oltre al deliziose Atheneum Romeno ed al bel Teatro dell’Opera di fine ottocento, nonché altri luoghi dedicati alla musica), ma grande ad un cartellone intenso (gli spettacoli iniziano alle 11 del mattino ed il sipario dell’ultimo si alza alle 22,30) si può anche in pochi giorni avere un panorama della musica oggi. Il festival 2015 si estende dal 30 agosto al 20 settembre. I romeni dedicano notevolissime risorse ad un festival che per loro ha rappresentato l’affermazione di una nazione , e di una cultura nazionale di matrice latina, anche negli anni più neri dello stalinismo e della dittatura di Ceauşescu.
A questa di per se stessa ottima ragione , se ne aggiungono altre due. In primo luogo,
nell’arco di tre settimane, sono presenti al festival le maggiori orchestre sinfoniche, quali la Berlin Philharmonic Orchestra, i Wiener Philharmoniker, la London Symphony Orchestra, la Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, la Staatskapelle di Dresda, la San Francisco Symphony Orchestra, la Sankt Petersburgh Orchestra, l’Israel Philharmonic Orchestra, dirette dai loro principali maestri ( quali Sir Simon Rattle, Andris Nelsons, Zubin Mehta, Semyon Bychkov, Christian  Thielemann , Yuri Temirkanov ) e con solisti come  Murray Perahia, David Garrett,
All’interno del festival, inoltre, c’è un programma di musica lirica che – oltre a presentare Elektra di Richard Strauss affidata ai complessi della Bayerische Staatsoper di Monaco e Wozzeck di Alban Berg nell’edizione del Teatro dell’Opera di Bucarest, include una sezione preziosa ed elegante dedicate alle opere rare italiane – difficili da ascoltare anche nel Belpaese: Catone in Utica di Leonardo Vinci (6 settembre) sarà interpretata dall’Orchestra Il Pomo d’Oro alla guida del romano Riccardo Minasi .  Il ritorno di Ulisse in patria e L’incoronazione di Poppea ambedue di Claudio Monteverdi affidate alla Academy of Ancient Music britannica, specialista di musica barocca che predilige gli strumenti d’epoca e un approccio che mira a riportare in vita lo stile esecutivo dell’epoca.
Tra le presenze italiane oltre a Minasi si esibiranno la giovane e talentuoso ventiquattrenne pugliese Marzia Marzo nell’Elektra e il mezzosoprano veneto Marina De Liso) che vanta una carriera internazionale e che per l’occasione interpreterà Ottavia nell’ Incoronazione di Poppea.
Oltre alla capitale, l’itinerario dei concerti ricopre il più vasto territorio romeno, interessando alcune delle principali mete artistiche e naturalistiche del paese che hanno peraltro caratterizzato il percorso formativo di George Enescu anche in regioni molto attraenti sotto il profilo paesaggistico ed architettonico
La direzione del festival è assicurata dal 2010 da Ioan Holender (cittadino austriaco ma nato in Romania)  . In precedenza Holender è stato per circa vent’anni alla guida della Staatsoper di Vienna, il musicista che più a lungo ha ricoperto il difficile ed ambito incarico
 A rivederci a Bucarest. E dintorni

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