I Festival possono guadagnare (e anche bene)
04 - 06 - 2015Giuseppe Pennisi

Una notizia importante da Salisburgo: nel 2016, il Festival di
Pentecoste (diretto da Cecilia Bartoli dal 2012) propone un programma
improntato su Giulietta e Romeo, ma il pezzo forte non sarà né l’opera di
Gounod né quella di Bellini né tanto meno quella di Vaccai. Verrà messo in
scena West Side Story di Leonard Berstein nel teatro ricavato nella
cavallerizza del Principe-Arcivescovo. Cecilia Bartoli sarà Maria, ,Norman
Rheinhardt as Tony. La regia è affidata a Phil McKinley, Gustavo Dudamel
dirigerà l’orchestra Simone Bolivar. Verrà utilizzata la versione
‘operistica’, non per commedia musicale, che lo stesso Bernstein diresse con
Kiri Te Kanawa nel ruolo di Maria, José Carreras in quello di Tony, Tatiana
Troyanos in quello di Anita. Il disco che ne fu tratto vinse il Grammy Award
nel 1985. Il resto del Festival è dedicato a varie versioni della tragedia
shakespeariana.
La notizia arriva con il consuntivo del Festival di Pentecoste
2015 . Utilizzando come motto Quindi Mi Rivolgerò agli Dei, Cecilia
Bartoli ha dimostrato ancora una volta che un festival anche breve, può portare
soddisfazioni non solo artistiche ma anche finanziarie. Il festival non
presentava titoli facili: le due ‘Ifigenie’, in Tauride ed in Aulide, di
Christoph Willibald Gluck nel teatro in musica e lì’Ifigenia in Tauride’ nella
sezione prosa, oltre a concerti. L’’Ifigenia in Tauride’ di Gluck verrà ripresa
nella seconda parte del festival estivo.
I numeri parlano chiaro: 12,650 biglietti venduti, in un festival
di quattro giorni (ma non vari spettacoli in parallelo nelle differenti sale) a
spettatori di 48 Paesi (Austria, Germania, Svizzera)- le più rappresentate.
Francia e Russia si contendono il quinto posto. In media, il
pubblico pagante ha acquistato il 93% dei posti disponibili. Più del 45% degli
spettatori hanno preso parte ad almeno due dei quattro festival diretti da
Cecilia Bartoli; il 15% a tutti e quattro. Sono stati accreditati 59
giornalisti da 13 Paesi. George Loomis del New York Times ha scritto: in
questi quattro anni Cecilia ha dimostrato di essere uno dei rari moderni
impresari.
Sono dati da tener presente in questi giorni in cui in Italia
stanno iniziando festival estivi , spesso all’insegna di geremiadi per la
riduzione delle sovvenzioni.
Foto: © Salzburger Festspiele / Monika Rittershaus
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