giovedì 18 giugno 2015

Il premio Reiter e l’amore ai tempi del colera in Tempi del



Il premio Reiter e l’amore ai tempi del colera
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giugno 17, 2015 Giuseppe Pennisi
In uno spettacolo di due ore, senza intervallo, Laura Marinoni interpreta tutti i ruoli di un intreccio molto articolato
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Laura Marinoni è la nuova direttrice artistica del Premio Virginia Reiter dedicato alle attrici emergenti (under 35). Premio che quest’anno giunge alla ventesima edizione. La Marinoni è stata preceduta, nell’incarico, da Ottavia Piccolo e Lidia Ravera. La manifestazione della premiazione, dal 2014 realizzata in collaborazione con Teatro di Roma, è in programma al Teatro Storchi e nelle piazze di Modena il 24, 25 e 26 settembre, e sarà preceduta in anteprima dalla mostra realizzata in collaborazione con il Festival della Filosofia 2015, Virginia Reiter eredita il futuro (dal 18 settembre) a cura delle costumiste Francesca e Roberta Vecchi. Concepito quale coda del Festival della Filosofia di cui prende a prestito il concetto, l’allestimento rielabora il tema dell’eredità partendo dal ruolo della Reiter in Madame Sans-Gêne di Victorien Sardou per raccontare il cammino compiuto dall’arte della rappresentazione in scena, nel suo passaggio dall’era del teatro a quella del cinema.
Chi è stata  Virginia Reiter (1862-1937)? dotata di una voce melodiosa, “di un metallo puro”, con «velature delicate e inesauribile varietà di ritmi» (scrisse la stampa dell’epoca), e di grande espressività, capace di entrare in comunicazione con il pubblico anche grazie alla sua affascinante femminilità, fu dedita all’arte non per tutta la sua vita. Si ritirò solo nel 1915, affinché il suo pubblico serbasse di lei «un ricordo non offuscato da nessuna nube». Adorata dal pubblico, amata da intellettuali come Marco Praga e Guido da Verona, dalla Città di Modena, Virginia si distingueva non solo per l’espressività infusa nelle sue interpretazioni ma per la sua versatilità, che le consentiva di passare con pari intensità dalla pochade alla tragedia.
Nei giorni dell’annuncio della premiazione, Laura Marinoni era a Roma, al Teatro Argentina, per presentare un’operina musical per cantatrice e suonatori che sta avendo un grande successo: circuita in Italia da altre un anno, la tournèe riprenderà in autunno e non si escludono puntate all’estero. È un lavoro singolare: “L’amore ai tempi del colera”, tratto dal romanzo di Gabriel Garcìa Márquez racconta la vicenda di un amore a distanza di Florentino e Fermina che dura tutta la loro vita fino a compiersi nella vecchiaia avanzata, al termine di una complessa vicenda che si svolge in Colombia, Venezuela, Cuba e Giamaica. In uno spettacolo di due ore, senza intervallo, Laura Marinoni interpreta tutti i ruoli di un intreccio molto articolato, con l’aiuto di Alessandro Nidi al pianoforte e Narco Caronna alla chitarra ed alle percussioni. Essenziale ma efficace l’apparato scenico. Di livello, la regia di Cristina Pezzoli. Al pari di Virginia Reitter, la Marinoni, oltre a recitare, canta ed accenna a passi di danza, fondendo, quindi, vari generi. Ci sono anche incursioni nella canzone francese e brasiliana sino ad arrivare a Jannacci ed a Jacques Brel. In breve , una “operina” affascinante.



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