venerdì 26 giugno 2015

Siena riparte dalla grande musica in Tempi 26 giugno

Siena riparte dalla grande musica
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giugno 26, 2015 Giuseppe Pennisi
Inizia la “Settimana Chigiana” con un programma di alto livello. Grande spazio alla musica contemporanea e integrazione tra il festival ed i concerti
klangforumDopo il travaglio che ha riguardato la principale istituzione bancaria della città (il Monte dei Paschi di Siena, MPS), la città ed i suoi dintorni ripartono anche dalla grande musica, trasformando la tradizione “Settimana Chigiana” (sette giorni all’inizio di luglio in un Chigiana International Festival and Summer Academy di Siena che si dipana dal 10 luglio al 31 agosto, senza aggravi sostanziali di bilancio). Ha due caratteristiche che lo distinguono da altre manifestazione estiva: a) notevole spazio alla musica contemporanea (anche straniera) per attirare nuovo pubblico (giovani, stranieri villeggianti in Toscana, gruppi esteri provenienti  proprio per il festival); b) integrazione tra il festival ed i concerti (principalmente di cameristica) in cui si esibiscono allievi dell’Accademia.
L’Accademia Musicale Chigiana nasce nel 1932 per volontà del Conte Chigi Saracini, il mecenate appassionato di musica che creò i corsi di perfezionamento musicale a Siena, ospitando nella propria casa prestigiosi docenti di fama internazionale e allievi provenienti da tutti i continenti. Grazie alle particolari origini e per il modello di cultura e di valorizzazione e promozione musicale che ha rappresentato nel secolo scorso e rappresenta, l’Accademia senese viene riconosciuta tuttora a livello internazionale quale una delle più prestigiose istituzioni musicali italiane
Il programma, di alto livello, può essere consultato su www.chigiana.it; sono due mesi molto densi. Fra gli appuntamenti di luglio, spiccano Max Richter con l’Orchestra Regionale della Toscana, Carnaval di Salvatore Sciarrino in versione integrale (Daniele Pollini, Neue Vocalsolisten, Klangforum Wien, Tito Ceccherini) accanto a Carnaval di Schumann in una versione scenica con la regia di Alessio Pizzech, Roberto Prosseda e il Balletto di Siena, il Winterreise di Scubert con Matthias Goerne e Markus Hinterhäuser e la regia di William Kentridge, El Cimarron di Henze, l’antologia di musica moderna e contemporanea (Scelsi, Takemitsu, Battistelli, Cage, Stochausen). In agosto, la Chigiana si confronta con Siena Jazz ed, inoltre, Steven Reich con i grandi classici (Beethoven, Mozart, Mendelsoonh, Schubert e Ravel, Brahms, Rossini e Bridge. Un programma molto vario proprio per accontentare varie fasce di pubblico.
La manifestazione potrà essere una leva per rilanciare l’area anche sotto il profilo economico. Indicazioni da festival analoghi sono positive. Ad esempio, nella vicina Viareggio, uno studio commissionato ad una società di consulenza economica in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita di Giacomo Puccini evidenzia un forte aumento dell’indotto nel periodo del festival pucciniano e delle manifestazioni a latere. Un’analisi dell’ormai consolidato Rossini Opera Festival (ROF), condotta dalla Università di Urbino, dimostra che nel periodo della manifestazione, il fatturato del settore dei servizi di Pesaro aumenta di 11 milioni di euro. In sintesi, contando indotto e moltiplicatore, un euro di contributo pubblico (al netto dei rientri diretti agli enti previdenziali e all’erario) ne genera cinque di valore aggiunto a Pesaro e al suo hinterland. Infine, una ricerca dell’Università Bocconi del festival Pergolesi-Spontini e della stagione lirica jesina rileva che l’azienda culturale preposta a queste attività (la Fondazione Pergolesi Spontini) riversa nella provincia di Ancon circa il quadruplo di ogni euro di finanziamento pubblico ricevuto.

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