La nuova stagione del teatro San Carlo
21 - 06 - 2015Redazione
Quello del San Carlo di Napoli sarà
un programma lungo 14 mesi con 22 titoli di opera e balletto e 23 concerti, un
cartellone che va da settembre 2015 a novembre 2016 con una programmazione che
punta a valorizzare le eccellenze dei complessi artistici di casa: 23 concerti
sinfonici, 16 titoli per la stagione lirica e di balletto, 3 per Autunno Danza
e ancora 3 titoli d’opera per il “San Carlo Opera Festival”.
Un totale di 150 alzate di sipario,
4 nuove produzioni (Carmen di Georges Bizet, Norma di Vincenzo Bellini, Zenobia
in Palmira di Giovanni Paisiello, e Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev
coreografia di Leonid Lavrovsky, rivista da Mikhail Lavrovsky) e 3 coproduzioni
mai viste al San Carlo (Falstaff di Giuseppe Verdi, il dittico Goyescas di
Enrique Granados e Suor Angelica di Giacomo Puccini, Le nozze di Figaro di
Wolfgang Amadeus Mozart).
Il cartellone passa in rassegna i
più illustri compositori di scuola napoletana, attraversa la storia del Lirico
fin dalla nascita. Da questo “golden stage” sono passati tutti i più grandi:
Domenico Sarro, autore della prima opera andata in scena al Lirico il 4
novembre 1737, l’Achille in Sciro, di cui verranno eseguite le più belle
pagine, in una selezione in forma di concerto pensata per festeggiare i 300
anni dalla nascita del primo sovrano di casa Borbone, a cui si deve
l’edificazione del più antico “tempio della lirica nel mondo”: re Carlo
(1716-2016); Pasquale Cafaro, di cui quest’anno ricorrono i 300 anni dalla
nascita (1715-2015) e autore di una Cantata che lega la sua forza musicale al
culto del Santo più venerato dai napoletani: San Gennaro per le Celebrazioni
dedicate nell’ambito della Sinfonica.
LE INAUGURAZIONI:
SINFONICA
LE INAUGURAZIONI:
SINFONICA
La stagione sinfonica del Teatro di
San Carlo si apre sabato 12 settembre ore 20.30 con Zubin Mehta alla guida
dell’orchestra stabile in un programma denso del lirismo tardo-romantico: la
Sinfonia n.4 in fa minore, op.36 e la Sinfonia n.6 in si minore, op.74
“Patetica” di Pëtr Il’ič Čajkovskij inaugurano l’integrale del compositore
russo che si concluderà nel settembre 2016.
Scritta tra il 1876 e il 1878 ed eseguita per la prima volta a Mosca sotto la direzione di Nikolaj Rubinstein, la “Quarta” di Čajkovskij rappresenta uno dei lavori più amati dal musicista stesso che infatti la definì “un fatto eccezionale e la miglior cosa che abbia composto fino ad oggi”. La Sinfonia n. 6 “Patetica” è stata definita il testamento, l’addio alla vita dell’autore.
Scritta tra il 1876 e il 1878 ed eseguita per la prima volta a Mosca sotto la direzione di Nikolaj Rubinstein, la “Quarta” di Čajkovskij rappresenta uno dei lavori più amati dal musicista stesso che infatti la definì “un fatto eccezionale e la miglior cosa che abbia composto fino ad oggi”. La Sinfonia n. 6 “Patetica” è stata definita il testamento, l’addio alla vita dell’autore.
LIRICA
Carmen di Georges Bizet, capolavoro
tra i più noti e amati, inaugura domenica 13 dicembre la stagione lirica e di
balletto 2015-16 del Massimo napoletano.
La direzione ancora una volta è affidata a Zubin Mehta, alla guida delle maestranze di casa, mentre a firmare la regia è Daniele Finzi Pasca, svizzero di Lugano, già applaudito sia a Napoli che in tournée a San Pietroburgo per la sua onirica versione di Pagliacci con effetti speciali, giochi di luce e acqua. Il nuovo allestimento presenta dunque le scene di Hugo Gargiulo, le coreografie di Maria Bonzanigo e costumi di Giovanna Buzzi. Due le artiste internazionali che vestono i panni della gitana Carmen, le mezzosoprano Marìa José Montiel e Clementine Margaine, mentre Eleonora Buratto interpreta la dolce Micaëla. Fabio Sartori e Aris Argiris sono rispettivamente Don José ed Escamillo. L’opera di Georges Bizet, eseguita in prima assoluta il 3 marzo 1875 all’Opera di Parigi, è andata in scena al San Carlo in oltre quaranta rappresentazioni, dalla prima del 1885 fino alle più recenti firmate Lina Wertmuller, Pappi Corsicato e Micha van Hoecke.
La direzione ancora una volta è affidata a Zubin Mehta, alla guida delle maestranze di casa, mentre a firmare la regia è Daniele Finzi Pasca, svizzero di Lugano, già applaudito sia a Napoli che in tournée a San Pietroburgo per la sua onirica versione di Pagliacci con effetti speciali, giochi di luce e acqua. Il nuovo allestimento presenta dunque le scene di Hugo Gargiulo, le coreografie di Maria Bonzanigo e costumi di Giovanna Buzzi. Due le artiste internazionali che vestono i panni della gitana Carmen, le mezzosoprano Marìa José Montiel e Clementine Margaine, mentre Eleonora Buratto interpreta la dolce Micaëla. Fabio Sartori e Aris Argiris sono rispettivamente Don José ed Escamillo. L’opera di Georges Bizet, eseguita in prima assoluta il 3 marzo 1875 all’Opera di Parigi, è andata in scena al San Carlo in oltre quaranta rappresentazioni, dalla prima del 1885 fino alle più recenti firmate Lina Wertmuller, Pappi Corsicato e Micha van Hoecke.
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