martedì 27 agosto 2013

Meistersinger in viaggio in Milano Finanza 27 agosto



Musica-1 Lunga tournée prevista per l'opera di Wagner rappresentata a Salisburgo

Meistersinger in viaggio

Convincenti la direzione di Daniele Gatti e la regia di Stefan Herheim
di Giuseppe Pennisi

Die Meistersinger von Nurnberg (I Maestri Cantori di Norimberga), opera scelta dal Festival per celebrare il bicentenario dalla nascita di Wagner, non si rappresentava a Salisburgo dal 1938 a causa della difficoltà di produrla (richiede 17 solisti, una dozzina di comprimari, un doppio coro e un organico orchestrale smisurato) e del fatto che in epoca nazista veniva interpretata in chiave apertamente politica.
Il nuovo allestimento (direzione musicale di Daniele Gatti, regia di Stefan Herheim, scene di Heike Scheele, e costumi di Gesine Völlm) la restituisce al suo significato originale di commedia in musica sulla tolleranza umana e l'esaltazione del valore dell'arte nel forgiare una comunità. Coprodotto con l'Opéra di Paris, dove si vedrà tra qualche settimana, andrà a Vienna e al Metropolitan, che lo mostrerà in diretta in 1.700 sale cinematografiche in tutto il mondo. Arriverà probabilmente anche alla Scala (da dove l'opera manca da un quarto di secolo); nel contempo, una rete televisiva italiana ne ha comprato i diritti per mandarlo in onda quattro volte l'anno nei prossimi tre anni. Viaggerà quindi a lungo e diventerà l'edizione di riferimento per diversi anni.
La trama dell'opera si snoda intorno a una gara di canto nella Norimberga repubblicana delle corporazioni a cavallo tra Medio Evo ed età moderna, dove si forgia una comunità all'insegna dell'arte nazionale ma soprattutto della tolleranza. Theodor Adorno ha scritto che «Die Meistersinger è la più alta e più piena espressione del genio dell'Occidente» . Nelle circa sei ore di spettacolo (intervalli compresi) si ride e ci si commuove e si è trascinati da un flusso continuo diatonico, dove domina il contrappunto e ha un ruolo determinante la polifonia. Nell'allestimento che ha debuttato a Salisburgo l'azione è spostata all'epoca Biedermeier. Curatissima l'azione scenica rodata da due mesi di prove e da un'abile schiera di cantanti-attori. Prima di andare alle voci, due parole su Daniele Gatti alla guida dei Wiener Filarmoniker. Non solo riesce a mantenere equilibrio tra buca e palcoscenico (impresa difficile data la vastità dell'organico e l'esigenza di far comprendere qualsiasi parola), ma accentua la polifonia e dilata gli abbandoni degli archi nelle scene d'amore. Micheal Volle è un Sachs di altissimo livello, Georg Zeppenfeld un Pogner possente, Marcus Werba un Beckmesser dal fraseggio scolpito e variegato. Venendo ai più giovani, Anna Gabler è un'Eva piena di dolcezza e di astuzia. Walter ha la vocalità lucente possente ed appassionata di Roberto Saccà. David è Peter Sonn dal timbro luminoso. Perfettamente nel ruolo Monika Bohinc (Magdalene) e tutti gli altri co-protagonisti. I ragazzi e le ragazze del Young Singers Project interpretano gli apprendisti delle corporazioni. (riproduzione riservata)


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