Musica-1 Lunga tournée prevista per l'opera di Wagner rappresentata
a Salisburgo
Meistersinger in viaggio
Convincenti la direzione di Daniele Gatti
e la regia di Stefan Herheim
di Giuseppe Pennisi

La trama dell'opera si snoda intorno a una gara di canto nella Norimberga repubblicana delle corporazioni a cavallo tra Medio Evo ed età moderna, dove si forgia una comunità all'insegna dell'arte nazionale ma soprattutto della tolleranza. Theodor Adorno ha scritto che «Die Meistersinger è la più alta e più piena espressione del genio dell'Occidente» . Nelle circa sei ore di spettacolo (intervalli compresi) si ride e ci si commuove e si è trascinati da un flusso continuo diatonico, dove domina il contrappunto e ha un ruolo determinante la polifonia. Nell'allestimento che ha debuttato a Salisburgo l'azione è spostata all'epoca Biedermeier. Curatissima l'azione scenica rodata da due mesi di prove e da un'abile schiera di cantanti-attori. Prima di andare alle voci, due parole su Daniele Gatti alla guida dei Wiener Filarmoniker. Non solo riesce a mantenere equilibrio tra buca e palcoscenico (impresa difficile data la vastità dell'organico e l'esigenza di far comprendere qualsiasi parola), ma accentua la polifonia e dilata gli abbandoni degli archi nelle scene d'amore. Micheal Volle è un Sachs di altissimo livello, Georg Zeppenfeld un Pogner possente, Marcus Werba un Beckmesser dal fraseggio scolpito e variegato. Venendo ai più giovani, Anna Gabler è un'Eva piena di dolcezza e di astuzia. Walter ha la vocalità lucente possente ed appassionata di Roberto Saccà. David è Peter Sonn dal timbro luminoso. Perfettamente nel ruolo Monika Bohinc (Magdalene) e tutti gli altri co-protagonisti. I ragazzi e le ragazze del Young Singers Project interpretano gli apprendisti delle corporazioni. (riproduzione riservata)
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