OPERA/ La "trasfigurazione" raccontata dalla Sagra Musicale Umbra
Pubblicazione:
martedì 20 agosto 2013
Il Teatro Morlacchi
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Agosto e settembre non sono solo i
mesi dei festival estivi alla ricerca di pubblico vacanziero. Il Festival di
Salisburgo è iniziato con una “ouverture spirituale”, una serie di concerti
dedicati all’Alto. Molto forte il contenuto spirituale del Festival Enescu ,
che ogni due anni si svolge in settembre (con circa 150 appuntamenti a Bucarest
e nel resto della Romania). Allo “spirituale” si rivolge anche il MiTo 2013,
che per 18 giorni trasforma Milano e Torino in un unico palcoscenico.
Tuttavia, La fisionomia unica della
Sagra Musicale Umbra, fondata nel 1937, consiste nel connubio fra la bellezza monumentale
e paesaggistica di alcuni dei più suggestivi luoghi dello spirito e un
programma musicale costruito sulle caratteristiche storiche e architettoniche
delle diverse sedi in cui si svolgono le manifestazioni del Festival. Il
percorso dei concerti e degli spettacoli si caratterizza anche nell'edizione
2013 su un tema conduttore, quello della “trasfigurazione”.
“La musica- sottolinea il Direttore
Artistico Alberto Battisti- è l'arte che meglio di ogni altra espressione umana
riesce nel miracolo della trasfigurazione. Le passioni umane, il pensiero, il
mistero dell'inconscio si trasformano in suono e il reale ne risulta sublimato.
Nel percorso della 68sima Sagra Musicale il termine è inteso nella sua
dimensione più spirituale, come immersione nella luce e nel respiro
dell'assoluto, partendo dalle potenti trasfigurazioni sonore wagneriane, da
quel concetto di Verklärung che ha in sé appunto il significato di passaggio
dalla condizione corporea e materiale a quella della luce, dello spirito,
infine del suono”. È la tenerezza paterna del dio Wotan che si fa abbraccio
musicale intensissimo a Brünnhilde colpevole eppur fedele, difesa dalla magia
di un fuoco divino che la serberà all'eroe purissimo. O l'epicedio sulla morte
di Sigfrido, che accompagna nella glorificazione dei temi l'ascesa di
quell'eroe nell'eternità. È la metamorfosi finale di Isotta, trasfigurata
nell'assoluto di un amore fatto canto.
Il tema della trasfigurazione è
anche centrale alla celebrazione del bicentenario della nascita di Wagner, nel
concerto inaugurale affidato alla Prague Philharmonia guidata da Jiri
Belhohavek. In quel programma figura tuttavia un'altra trasfigurazione, quella
del ritmo, inteso come centro generatore della Settima Sinfonia di Beethoven. E
l'incanto di un addio alla vita quattro ultimi Lieder di Richard Strauss, dalla
voce di Christiane Oelze e dalla freschezza degli strumentisti della Junge
Deutsche Philharmonie, diretta dall'astro nascente David Afkham, metterà il
sigillo finale alla Sagra, insieme alle vertiginose visioni sonore di Lontano
di György Ligeti discendenti per li rami dalla magnificenza sinfonica del
Concerto per orchestra di Bartók. Nella purezza romanica della Chiesa templare
di San Bevignate, i cento anni dalla nascita di Benjamin Britten verranno celebrati
con l'allestimento della sua “Parabola da chiesa” Curlew River, geniale fusione
della sacra rappresentazione medioevale con la stilizzazione simbolista del
teatro Nô giapponese, nell'intensità narrativa ed emozionale del dolore di una
madre trasfigurato nella Fede. Curlew River torna a rivivere alla Sagra
Musicale Umbra dove ebbe la sua prima esecuzione italiana nel 1965, curata
dall'autore.
La sintesi perfetta tra acustica e
splendore artistico della Basilica di San Pietro a Perugia sarà ancora una
volta lo spazio ideale per l'ascolto di un'altra grande partitura consacrata
alla trasfigurazione musicale del dolore, quello di Maria ai piedi della croce
nello Stabat mater di Haydn affidato agli specialisti dell'Accademia Hermans
diretti da Fabio Ciofini. E Britten risuonerà anche nella Chiesa della Santa
Croce a Torgiano con i Sonetti spirituali su testi di John Donne e di
Michelangelo Buonarroti, intonati da Mark Milhofer. Il Santuario
quattrocentesco di Castel Rigone, immerso nel verde delle colline del
Trasimeno, ospiterà le polifonie palestriniane composte per la Festa della
Trasfigurazione di Cristo, con le voci autorevoli della Stagione Armonica e la
direzione di Sergio Balestracci.
E ancora, le polifonie arcaiche e
contemporanee delle voci mirabili di Amarcord, ensemble vocale tedesco, sono
ospitate nel gioiello romanico di San Nicolò a San Gemini, mentre una serata
wagneriana di suoni e immagini al Teatro Cucinelli di Solomeo, vedrà le rare
trascrizioni per due pianoforti della Walküre e del Parsifal eseguite da
Alessandra Gentile e Cord Garben fondersi alle illustrazioni d'epoca di David
Rackham e Willy Poganyi. Nella Chiesa Museo di Montefalco, l'arte del giovane
pianista nigeriano Sodi Braide si farà intermediaria per la restituzione delle
meditazioni sonore di Bach, Schubert, Liszt e César Franck. Di particolare
significato, nel pellegrinaggio musicale della Sagra, sarà il festeggiamento
degli ottant'anni di un grande protagonista della musica del nostro tempo,
Krzysztof Penderecki, ospitato nella culla della spiritualità francescana, il o
Chiostro del Convento di Assisi. Nel segno di un legame rinnovato e rafforzato
fra l'antico Festival e la patria di Francesco, sarà proprio la Cappella
Musicale della Basilica Superiore, guidata da Padre Magrino, ad aprire nella
Cattedrale di san Lorenzo a Perugia la festa umbra della musica con una solenne
celebrazione liturgica officiata da S. E. Bassetti.
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