InScena
Un Requiem in viaggio da Busseto agli Usa
di Giuseppe Pennisi
Il Requiem di Giuseppe Verdi è considerato la sua 27ª opera, un grande
melodramma sul significato della vita. Nel bicentenario della nascita del
compositore ne vengono presentate numerose edizioni. Una molto speciale è stata
suonata nella sala Pietro da Cortona di Palazzo Barberini a Roma, dopo un
rodaggio nei pressi di Busseto e a Bari.
L'esecuzione ha già contratti in una decina di città italiana, negli Usa
(per l'anno della cultura italiana), in Russia e in Georgia, prima di chiudere
una stagione prevalentemente italiana il 26 gennaio 2014 alla Casa di Riposo
per musicisti a Milano e iniziare una tournée in cinque città giapponesi.
Questo Requiem da viaggio, che vede coinvolti quattro cantanti (che fungono
anche da coro) e due pianisti, è un'iniziativa privata di un gruppo di giovani,
supportata inizialmente da una onlus di Milano. Due cantanti sono italiani (il
soprano Mariateresa Leva e il basso Matteo Bellotto), uno cinese (il tenore
Jing Kuo) e uno russo (il mezzosoprano Olga Balashova). Anche grazie al
virtuosismo dei due pianisti (Elena Rizzo, Gesualdo Coggi), la partitura perde
grandiosità ma è più intima e commuovente. Gli altri appuntamenti italiani
previsti nel 2013 sono a Padova (Salone dei Giganti di Palazzo Liviano),
Palermo (Villa Malfitano), teatro di Sabbioneta, Milano (Basilica di
Sant'Eustorgio), Ravello (Villa Rufolo), Castel del Monte (festival della Valle
d'Itria), Rimini (chiesa di Sant'Agostino). Sorge spontanea una domanda: con
tanti teatri che affogano nei debiti, non si dovrebbe ricorrere più spesso a
edizioni da viaggio come questa? (riproduzione riservata)
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