OPERA/
Minghetti: ecco come portiamo Wagner a ragazzi e bambini
domenica 10 febbraio 2013
INT.
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NEWS Musica
Il 2013 si svolge all'insegna di Wagner e di Verdi, in quanto bicentenario
della nascita dei due compositori. Il lavoro più presente nei programmi delle
fondazioni liriche è Der Fliegende Holländer (L'Olandese Volante,
intitolato in Italia sino a un paio di decenni fa “Il Vascello Fantasma”
secondo la prassi francese). L'apologo del comandante blasfemo che trova il
vero amore per redimersi è in scena a Milano, Bologna e Napoli in edizioni
grandiose, da “fondazioni liriche”. Un'altra doppia edizione ha iniziato a
viaggiare il 15 dicembre a Como e, entro metà maggio, andrà a Bolzano, Bologna,
Cremona, Milano, Monza, Reggio Emilia, Roma, Varese e un'altra dozzina di
città, nonché in tournèe in Francia e Germania a Rouen e Magdeburg. È un
progetto europeo per avvicinare a Wagner i bambini (dai 3 ai 13 anni) e i
ragazzi. Sono stati già prenotati circa 100 mila biglietti, ma c'è ancora posto
( www.operaeducation.org).
La versione per i bambini, intitolata Il Vascello Incantato, riduce
in 40 minuti le due ore e mezza della partitura: con la regia e la drammaturgia
di Alessandra Premoli e l'adattamento musicale di Federica Falasconi, trasforma
l'opera in una fiaba per apprezzare chi, come Senta, non bada alle apparenze e
crede nei sentimenti. La versione per ragazzi e adulti, intitolata “L'Olandese
Volante”, con la regia di Luca Simon e l'adattamento musicale di Samuel Sené,
riduce leggermente la partitura e la arrangia per un organico più piccolo ma
mantiene inalterata la struttura del musikdrama wagnariano. Si cimentano bene i
giovani cantanti dell'As.Li.Co., pluriennale ente lombardo di formazione per la
lirica. Sul programma abbiamo chiesto ulteriori dettagli a Barbara Minghetti,
Presidente di Opera Education.
Quando è iniziato il programma Education e quali sono
le sue caratteristiche?
Il primo progetto, Opera Domani, che tuttora fa parte della piattaforma
“Education”, è nato 17 anni fa dall’idea di creare una proposta musicale per i
ragazzi che potesse educare le nuove generazioni all’enorme e ricco patrimonio
rappresentato dalla musica lirica. Allora non esisteva nulla di simile in
Italia e l’obiettivo è stato fin da subito quello di interessare il pubblico di
bambini e di ragazzi utilizzando gli strumenti adeguati alla loro età e
proponendo un percorso scolastico che fosse divertente, interessante e che li
facesse sentire protagonisti, coinvolgendoli in prima persona nel processo di
apprendimento. Ma c’è ancora molto altro.
Cosa?
Parallelamente a ciò l’idea di Opera Domani comportava anche il coinvolgimento
di giovani artisti (cantanti, registi, attori, scenografi, musicisti
organizzatori) chiamati alla produzione di opere liriche “adattate” ad un
pubblico di ragazzi. Una vera sfida! La nostra idea è stata da subito quella di
educare i bambini all’opera vera per creare veri spettatori di domani, i
ragazzi sono coinvolti in uno spettacolo “da grandi” per diventare “grandi
spettatori” (o attori, cantanti, registi, musicisti, organizzatori,
critici..!). Al primo progetto poi si sono aggiunti negli anni gli altri tre:
Opera Kids, rivolto ai bambini delle scuole materne, Opera it, pensato per i
liceali e Orchestra in gioco, il progetto dedicato alla musica sinfonica.
Ognuno dei progetti dedica percorso e produzione teatrale ad un autore,
esplorandolo ed adattandolo al pubblico di riferimento. Opera Education è la
piattaforma per i giovani che racchiude tutte le possibilità di educazione alla
musica lirica e sinfonica.
Come si è sviluppato poi nel corso degli anni?
La prima edizione di Opera Domani andò molto bene, il successo immediato e
inaspettato fece in modo che si rendesse subito necessaria la circuitazione per
far sopravvivere il progetto. E così abbiamo subito iniziato la prima tournèe
toccando 8 città tra le provincie di Como, Milano, Lecco e Varese. Il progetto
ha fatto nel tempo grandi passi, diffondendosi in modo sempre più capillare
lungo la nostra penisola. I teatri di provincia sono stati da subito i più
entusiasti, accogliendo il progetto che presentava un nuovo formato e
raccoglieva un grande numero di pubblico, mentre all’inizio è stato un po’più
difficile riuscire a convincere gli enti lirici che, comunque, ad oggi sono i
nostri principali partner.
Da chi è composto principalmente il pubblico?
Non c’è distinzione di pubblico, Opera Education e tutti i suoi 4 progetti
vengono seguiti sia dai ragazzi che provengono dai centri delle città sia dalle
periferie che da piccoli paesi più difficili da raggiungere. Dopo il successo
di Opera Domani, che si rivolgeva principalmente a bambini di scuola elementare
e media, abbiamo pensato alla possibilità di rivolgerci alla fascia d’età dei
bimbi delle materne e da un paio d’anni abbiamo introdotto percorsi per i
ragazzi dai 14 ai 18 anni, una fascia d’età importantissima ed anche forse la
più difficile da raggiungere. La diffusione sul territorio continua ed i numeri
dei partecipanti ad aumentare: dall’anno scorso, oltre a Roma, Opera Education
è arrivata anche a Matera e da quest’anno invece con Opera Domani abbiamo
avviato un’importantissima cooperazione a livello europeo, con una
co-produzione che coinvolge il Teatro Sociale di Como – AsLiCo, l’Opéra de
Rouen e il Theater Magdeburg.
Quanti teatri coinvolge il progetto?
Per l’edizione 2013 solo in Italia la tournée di Opera Domani girerà in 20
teatri italiani con un totale di 95 repliche, alle quali si aggiungeranno le
repliche francesi e tedesche a partire dal 2014. Opera Kids 2013 invece gira 10
teatri, Opera it raggiunge 7 teatri italiani e Orchestra in Gioco 6. In Italia
i numeri di Opera Education si attestano su un totale di circa 160.000 studenti
e 5000 insegnanti, senza contare che alcune produzioni di edizioni passate
continuano ad essere richieste e a “vivere” in nuove tournée, sia in Italia che
all’estero. In questo numero sono comprese tutte le fasce d’età: dai 3 ai 18.
Quali sono invece gli spettacoli di maggior successo?
Sicuramente i ragazzi hanno apprezzato moltissimo Il flauto magico di
Mozart, Hansel e Gretel, The fairy queen, ma anche Lupus in fabula, un’opera di
Raffaele Sargenti. Le opere a volte vengono scelte collegandole ad alcune
importanti ricorrenze storiche. Per esempio con Verdi e “Nabucco” nell’edizione
2011 abbiamo festeggiato i 150 anni dell’unità d’Italia, questa edizione 2013
invece è uno speciale omaggio ai 200 anni di Wagner. La scelta però avviene
anche seguendo o individuando la richiesta del nostro giovane pubblico e così,
dopo un’opera difficile come “Così fan tutte”, abbiamo fatto seguire un’opera
più vicina al mondo dei bambini come“Hansel e Gretel”.
Come “accompagnate” gli spettacoli? Con quale
preparazione?
Gli insegnanti delle scuole vengono preparati da un nostro team di docenti
attraverso dei seminari intensivi. In seguito ogni insegnante, utilizzando il
materiale didattico fornito da noi, può preparare la propria lezione integrando
le sue peculiari conoscenze. Gli insegnanti delle scuole che partecipano ai
nostri progetti possono essere musicisti diplomati o semplici maestri
elementari senza nessuna conoscenza musicale. Il team di Opera Education è
composto da musicisti, musicologi e organizzatori.
(Giuseppe Pennisi)
© Riproduzione Riservata.
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