Salisburgo.
Musica sempre e comunque
A Salisburgo c’è in pratica un
festival al mese. Anche quando la bella città è innevata e gelida. Terminato
quello del periodo natalizio, dal 27 gennaio (data della morte di Mozart) al 5
marzo si svolge quello di musica mozartiana. Ma anche una Biennale…
Scritto da Giuseppe
Pennisi | mercoledì, 20 febbraio 2013 · 1 commento
Black Mirrors – photo Claudia Rohrmooser
Nelle sale del Mozarteum, quest’anno il festival mozartiano ha proposto una
strepitosa produzione di Lucio Silla. In attesa dei
Festival di Pasqua, Pentecoste ed Estate, si sta allestendo la Biennale (1-17
marzo), un festival dove si coniuga visivo e musica contemporanea (in gran
misura prime esecuzioni mondiali). Ormai diventato un appuntamento obbligatorio
per chi segue l’arte moderna, sotto la direzione di Heike Hoffmann, la
nuova edizione, come le passate, mette in connessione scultura e pittura
contemporanea, il nuovo e la tradizione (sotto il profilo musicale).
La Biennale verrà inaugurata da un concerto di Peter Sadio che, con un ensemble di giovani percussionisti, eseguirà Ionisation di Edgard Varèse. Il programma della serata inaugurale comprende anche il Ballet Méchanique di George Anthel per quattro pianisti e Amérique di Varèse per otto mani.
La Biennale verrà inaugurata da un concerto di Peter Sadio che, con un ensemble di giovani percussionisti, eseguirà Ionisation di Edgard Varèse. Il programma della serata inaugurale comprende anche il Ballet Méchanique di George Anthel per quattro pianisti e Amérique di Varèse per otto mani.
Danza Preperata – photo Joao Messias
La parte musicale del festival si svolge prevalentemente nei fine
settimana. Hoffman ha allestito trenta appuntamenti di nuova musica con sei
prime mondiali e ventiquattro prime per l’Austria in tre serie. La serie Zoom
presenta compositori già di grande fama internazionale come Rebecca Saunders
e Vinko Globokar; la serie Focus è rivolta principalmente al
pianoforte: si esibiranno, in musica del XX secolo, GrauSchumacher Piano Duo,
Fredrik Ullén, Nicolas Hodges, Marino Formenti e Stephen
Drury; la serie Szenenwechsel, vale a dire teatro in musica (non
necessariamente opera). Qui si vedrà e ascolterà Kalkwerk di Helmut
Oehring, tratta da una novella di Thomas Bernhard e la Danza Preparata
con musica di John Case, interpretatata da Silvia Bertoncelli e Rolf
Hind.
In parallelo alcune notizie che interessano i giovani artisti. Antonio Méndes (spagnolo, 29 anni), Ben Gernon (britannico, 23 anni) e Lu Yu (cinese 23 anni) sono i tre finalisti del concorso Nestlé and Salzburg Festival Young Conductors Award. Scelti tra 82 partecipanti (tra cui undici donne) da una giuria presieduta da Ingo Metzmacher, li vedrà in finale (dal 10 al 12 maggio) in parallelo con il festival di Pentecoste. Il direttore generale del festival Aexandre Perera – uno dei nomi spesso citati per la sovrintendenza del Teatro alla Scala – ha ricordato come in dieci anni l’iniziativa abbia dato un forte impulso alla carriera internazionale non solo del vincitore ma anche dei finalisti.
In parallelo alcune notizie che interessano i giovani artisti. Antonio Méndes (spagnolo, 29 anni), Ben Gernon (britannico, 23 anni) e Lu Yu (cinese 23 anni) sono i tre finalisti del concorso Nestlé and Salzburg Festival Young Conductors Award. Scelti tra 82 partecipanti (tra cui undici donne) da una giuria presieduta da Ingo Metzmacher, li vedrà in finale (dal 10 al 12 maggio) in parallelo con il festival di Pentecoste. Il direttore generale del festival Aexandre Perera – uno dei nomi spesso citati per la sovrintendenza del Teatro alla Scala – ha ricordato come in dieci anni l’iniziativa abbia dato un forte impulso alla carriera internazionale non solo del vincitore ma anche dei finalisti.
Ensemble musikFabrik – photo Klaus Rudolph
Inoltre, per la prima volta dalla sua istituzione sei anni fa, quattro dei
cantanti del Young Singers Projec del Festival di Salisburgo hanno
partecipato al MIDEM di Cannes. Il soprano ungherese Maria Celeng, il
mezzo-soprano italiano Benedetta Mazzucato, il tenore austriaco Clemens
Kerschbaumer e il baritono ucraino Yiuri Samoilov hanno entusiasmato
il pubblico (rappresentanti di teatri, radio e case discografiche) con 17 arie
di Handel, Hasse, Mozart, Mascagni, Massenet, Bizet, Rossini, Tchaikovsky,
Britten e Verdi.
Giuseppe Pennisi
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