Cosa è il bel canto? Un libro essenziale per affrontare i Festival estivi
28 - 07 - 2015Giuseppe Pennisi
Cosa è il “bel canto”? Da qualche
anno è in corso un rilancio del “bel canto”. Lo mostrano i successi che
due differenti tournée di un’opera considerata la quintessenza del “belcanto”
(I Puritani) hanno avuto una nelle maggiori fondazioni liriche e
l’altra nei teatri di tradizione, l’annuncio del rilancio (nonostante i tempi
di crisi) del Festival Bellini a Taormina e di numerose edizioni di Norma annunciate
per questa estate. L’intero Festival di Pentecoste di Salisburgo è dedicato dal
2012 al “bel canto”: protagonista assoluta Cecilia Bartoli . Nei Festival
di questa estate , da Salisburgo a Pesaro, pullula il “‘bel canto” e le opera
con ruoli “belcantistici”-
Ma cosa è il “bel canto”? Non
esiste una definizione puntuale, anche se premia la vocalità e utilizza
orchestra e orchestrazione a supporto della voce, senza necessariamente
“impastarsi” con essa. Spesso – scrive il musicologo H.C. Robbins Laddon –
l’orchestrazione finisce per essere trascurata, come indicano, ad esempio,
errori nella scrittura per timpani nella stessa “Norma” – “avrebbero spaventato
i sensibili orecchi di Haydn e di Mozart”. Si può fare risalire il “belcanto”
all’inizio del Settecento e considerarlo, in Italia, in vita sino al melodramma
verdiano – nel resto d’’Europa venne spazzato via dalla vera e propria
rivoluzione di Wolfgang A. Mozart. In Italia, da Verdi.
In una visione più restrittiva lo si
accosta all’inizio dell’Ottocento, alla fine delle varie esperienze
neo-classiche e all’inizio del romanticismo. non per nulla, Bellini e Rossini
vengono visti come i protagonisti del “bel canto”.
Un aspetto interessante è che il
“belcanto” attira pubblico giovane che pare invece disertare il melodramma e il
verismo. La spiegazione è probabilmente nella somiglianza con forme anche
moderne di vocalità assoluta in un teatro in musica che trascura forse la
verosimiglianza (spesso più o meno assurda) dei libretti, ma parla direttamente
al cuore.
Giunge in questi giorni un volume
(Alessandro Patalini la Scuola del Belcanto- Antologia commentata delle
testimonianze sulla respirazione nel BelcantoZecchini Editore € 25) che
rappresenta un ausilio essenziale per chi dedica parte dell’estate a festival
musicali .Il libro , dopo una parte introduttiva sulle tecniche di respirazione
per diventare un ‘belcantista’, è un’antologia ragionata dei maggiori testi sul
‘bel canto’, un ausilio quindi prezioso per comprendere difficoltà ed ardimento
in affrontare, ad esempio, Norma (in programma a Salisburgo ma anche in
numerosi festival italiani,
E’ un libro tecnico-.professionale
ma da consigliare a tutti gli ascoltatori che vogliono godere a pieno l’opera
od il concerto.
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